Cittadella. Trionfo del Medioevo
Itinerario
Cittadella. Trionfo del Medioevo
Il fossato, il terrapieno, le mura fortificate: il Medioevo ricompare prepotente a Cittadella, nell’alta pianura padovana. Un gioiello che si fa scoprire prima dall’esterno, con un notevole colpo d’occhio sulla cinta muraria, e poi dall’alto delle stesse mura, per godere della prospettiva, un tempo strategica, che oggi regala un panorama incredibile. Saliti da Porta Bassano sui 2 km del camminamento di ronda, proprio come facevano le vedette, la vista spazia dai Colli Euganei e Berici al Monte Grappa fino ad Asolo e Marostica. Lungo le mura si scoprono l’affrescata Casa del Capitano, che ospitava il capitano della guardia, e la Torre di Malta, temuta prigione duecentesca, citata anche da Dante e ora sede del Museo Archeologico. Nel centro della città, sempre idealmente protetti dalle fortificazioni attorno, si passeggia tra i tipici portici e i palazzi storici, tra cui spicca il medievale Palazzo Pretorio, con il suo portale in marmo rosato e un rilievo con il Leone marciano. Ci si lascia infine conquistare dai giochi di luce e colore delle tele del Cinquecento veneto, conservate nel Duomo.
Una cittadina fortificata che svetta nel cuore della pianura e sembra rimasta ferma al Medioevo: Cittadella si presenta così a chi arriva, come un baluardo imponente e inaccessibile che presidia un territorio frequentato fin dall’epoca romana – da qui passava la Via Postumia che collegava Genova ad Aquileia – e ancora oggi denso di attività. La cittadina fu fondata nel 1220 dal Comune di Padova principalmente come luogo di difesa contro le città rivali di Treviso e Vicenza, ma anche come presidio e punto di espansione sul territorio e sui signorotti locali. Da allora, le mura fortificate che la cingono sono rimaste intatte e nulla hanno perso del loro fascino massiccio, con gli alti torrioni, i merli, i ponti levatoi, il camminamento di ronda, che evocano a ogni passo una storia antica di conflitti, poteri e ambizioni. E se si passa di qua al tramonto, magari in primavera o in estate, la suggestione si fa ancora più potente. L’identità di Cittadella si scopre camminando, partendo quasi inevitabilmente da quello che è il suo pezzo forte: lo scenografico e stretto camminamento di ronda che la circonda per 2 km ed è l’emblema della sua identità. Procedendo, come facevano le vedette, nei passaggi stretti affacciati sul panorama intorno, sui torrioni o nell’affrescata Casa del Capitano, la storia sembra farsi viva e il Medioevo non è più solo un concetto astratto. Addossata a Porta Padova, una delle quattro porte di accesso alla cittadella, sorge la Torre di Malta, che il temibile tiranno Ezzelino III da Romano fece costruire come durissimo carcere per i suoi nemici e che oggi ospita un piccolo Museo Civico Archeologico, con reperti del territorio dall’Età del Bronzo al Medioevo. Da qui, in un attimo, ci si trova nel cuore del centro circondato dalle mura, anticamente chiamato “La terra” e di impianto romano, con un reticolato di tipiche stradine regolari che si snodano attorno ai due assi principali. Si arriva così al Duomo, costruito tra la fine del Settecento e il primo Ottocento, che custodisce piccoli gioielli della pittura veneta, con tele di Palma il Giovane e Jacopo Da Ponte, e anche un insolito Museo di Oggetti Sacri nella torre campanaria. A pochi passi, il medievale Palazzo Pretorio, un tempo luogo di potere e sede dei signori della città, mostra la sua imponenza accanto a eleganti dettagli, come il portale in marmo rosato.