Tappa 5

Ginosa

VISIT GINOSA&MARINA
Via S.Giovanni
www.visitginosa.com

I pendii tufacei della Gravina di Ginosa hanno rappresentato da sempre un luogo di rifugio per le genti del posto, dalle epoche più remote (Paleolitico medio) fino a pochi decenni fa. Grande rinomanza ebbe Genusia in età classica e fino al IV secolo d.C., quando iniziò il popolamento dei due villaggi rupestri del Casale e della Rivolta, che insieme compongono un raffinato intreccio di arte, spiritualità e vita quotidiana. Spiccano nell’abitato il castello di età normanna (fu fatto erigere alla fine dell’XI secolo da Roberto il Guiscardo), poi ampliato nei secoli a venire, e la Chiesa Madre, eretta verso la metà del XV secolo in uno stile che evoca il tardo Romanico. La chiesa affaccia sul villaggio rupestre del Casale, dotato non solo di ripari ipogei ma anche di abitazioni in muratura, profondamente stravolto dal violento terremoto del 1857 e insediato fino alla metà del Novecento. Proprio il Casale fa oggi da sfondo alla straordinaria rappresentazione della Passio Christi che si tiene durante la Settimana Santa, con la partecipazione di decine di attori e figuranti. Sull’altro versante della borgata si sviluppa invece il villaggio rupestre della Rivolta, disposto su cinque livelli sovrapposti, che conta diverse decine di grotte, un affascinante “alveare” umano dotato di cisterne, recinti per il bestiame, giardini pensili, tagliato da strade e scalinate. Scendendo nel greto del torrente per ammirare l’imponenza della gravina e risalendo per un tratturo si visitano le due chiese rupestri di Santa Barbara e di Santa Sofia (quest’ultima in particolare ha conservato tracce di antichi affreschi).

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