Paderno d'Adda
Il sentiero prosegue verso Paderno d’Adda, anticipato dalla Conca Grande, il castello d’acque con il quale nel Cinquecento si pensava di risolvere l’intero dislivello del tracciato del Naviglio, problema affrontato nuovamente nel XVIII secolo con soluzioni più efficaci. Nelle vicinanze si può fare una sosta allo Stallazzo, un tempo stazione per il ricovero e il cambio dei cavalli che, risalendo l’alzaia, rimorchiavano controcorrente i barconi, oggi punto di ristoro e didattico per i visitatori. Da qui, con una breve passeggiata a piedi, si può salire in cima allo sperone che accoglie il Santuario della Rocchetta, luogo di culto sorto sui ruderi di una rocca che presidiava i confini fra il Ducato di Milano e i domini della Serenissima. Ci si ferma ancora alla Conca delle Fontane per ammirare il sistema a scale ideato da Leonardo per attenuare l’impatto della corrente durante l’operazione di riempimento dell’acqua prima dell’apertura delle paratoie; si raggiunge quindi la località Tre Corni, in cui il corso fluviale si fa precipitoso, e in mezzo alle rapide emergono le tre rocce scelte dal genio fiorentino come arcano fondale della Vergine delle Rocce. Ecco infine apparire all’orizzonte il ponte stradale e ferroviario di Paderno, un ardito manufatto in ferro di fine Ottocento lungo 266 m, che scavalca il baratro sul fiume grazie a un arco parabolico proteso da sponda a sponda.