Adda. Sulle tracce di Leonardo
Itinerario
Adda. Sulle tracce di Leonardo
Lungo gli argini dell’Adda, a piedi o in bicicletta, si ripercorrono le tappe dell’Ecomuseo dedicato a Leonardo da Vinci, che in queste terre visse per più di vent’anni. Si parte da Groppello d’Adda, dove sulla sponda del fiume s’incontra l’imponente ruota idraulica nata dal genio fiorentino, e si prosegue accompagnati da scorci fluviali che il maestro ritrasse in alcuni schizzi, verso Trezzo sull’Adda, dove si ammirano i ruderi del Castello Visconteo. Sbarramenti e chiuse leonardesche manovrate da giganteschi ingranaggi si susseguono, poi, a Porto d’Adda e a Paderno d’Adda, i cui paesaggi ispirarono gli sfondi selvaggi della Vergine delle Rocce. Infine ecco Imbersago, punto di partenza del “Traghetto di Leonardo”, unico esemplare oggi funzionante realizzato su un progetto del genio di Vinci.
Fu un legame lungo e fruttuoso quello che s’instaurò fra l’Adda e Leonardo da Vinci, che soggiornò per molto tempo, tra il 1507 e il 1513, dal suo allievo prediletto, Francesco Melzi d’Eril, nella villa di Vaprio d’Adda, dove approfondì i suoi studi sui moti delle acque tracciando splendidi disegni di dispositivi idraulici, di chiuse e conche con porte a battenti che permettevano di controllare il livello dell’acqua, consentendo alle imbarcazioni di superare i dislivelli fra i canali. All’autore della Gioconda il Parco Adda Nord ha dedicato un percorso naturalistico-culturale, l’Ecomuseo di Leonardo, che valorizza e tutela le tracce lasciate dal genio fiorentino in un tratto fluviale di avvincente bellezza, per secoli confine naturale tra la Repubblica di Venezia e i territori del Milanese. Si parte idealmente dal rudùn di Groppello d’Adda, una ruota idraulica con otto pale che misura ben 7 m di diametro, impiegata un tempo per alzare l’acqua al livello stradale e utilizzarla per l’irrigazione. Si prosegue poi verso Trezzo sull’Adda, sede di un castello strategico per il sistema difensivo dei Visconti e degli Sforza. Sbarramenti, antiche porte in legno, chiuse d’ispirazione leonardesca si possono ammirare tra Porto e Paderno d’Adda, là dove il corso fluviale scorre impetuoso fra turbinose rapide e speroni rocciosi coperti da una vegetazione selvaggia: scenari presenti, secondo molti studiosi, nel cupo fondale della Vergine delle Rocce. Meta finale è Imbersago, dove ci si può imbarcare sull’unico traghetto ancora esistente realizzato su disegno di Leonardo, che sfrutta l’impeto e la direzione della corrente per collegare le sponde lecchese e bergamasca del fiume.