Da San Lorenzo fuori le Mura a Santa Maria Maggiore
BASILICA DI SAN LORENZO FUORI LE MURA
Piazzale del Verano 3, Roma
www.basilicasanlorenzofuorilemura.it
Ingresso: visite guidate a pagamento
BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE
Piazza di Santa Maria Maggiore, Roma
www.basilicasantamariamaggiore.va/it
Ingresso: gratuito
La Basilica di San Lorenzo fuori le Mura, in piazza San Lorenzo, fu fondata, come moltissime altre, per volere dell’imperatore Costantino, sopra il luogo del martirio del santo. Purtroppo la chiesa, che è una delle quattro basiliche papali di Roma, fu severamente danneggiata dai bombardamenti del 1943, a seguito dei quali l’allora Papa Pio XII benedisse le vittime della tragedia, commemorata da una stele. In seguito alla sua ricostruzione vennero meno gli strati dell’edificio risalenti all’Ottocento, lasciando venire a galla l’aspetto duecentesco. All’interno emerge bene come la basilica sia stata edificata con due differenti stili architettonici, uno del XIII secolo e uno del VI. Alla prima datazione risale la basilica onoriana a tre navate con le colonne dai capitelli medievali, mentre alla seconda datazione risale la basilica pelegiana adattata al presbiterio. Dentro la basilica si trovano inoltre la tomba di San Tarciso e la tomba con baldacchino cosmatesco del cardinale Guglielmo Fieschi. Cosmateschi sono anche il pavimento, i due amboni e il candelabro pasquale. Mezz’ora circa di cammino conduce, finalmente, all’ultima tappa religiosa: la Basilica di Santa Maria Maggiore, che troneggia nel rione Esquilino. Si tratta di una delle sei basiliche papali, molto importanti nella storia della Chiesa cattolica. Tra le cattedrali romane è l’unica a conservare la struttura paleocristiana originaria, suddivisa in tre navate da trentasei colonne. Dall’esterno salta all’occhio il campanile dall’altezza di 75 m, dall’aspetto romanico trecentesco, che ogni sera alle 21, fin dal Cinquecento, fa risuonare alcuni rintocchi. Secondo una leggenda, questi erano serviti a richiamare una pellegrina che si era persa per le strade di Roma, tanto che la campana è stata soprannominata “la Sperduta”. La navata centrale è adornata da bellissimi mosaici che risalgono al V secolo, proprio come la struttura stessa della chiesa. Vi sono anche conservate alcune tombe di personaggi illustri, tra questi ben sette pontefici, come Sisto V, San Pio V, Clemente VIII e Paolo V, divisi fra la cappella Sistina e la Paolina o Borghese. Come da tradizione antica, dopo l’ultima tappa del pellegrinaggio delle Sette Chiese, ci si congeda intonando il Salve Regina.