Tappa 1

Pozzuoli

Pozzuoli

Pro Loco
Via Sacchini 17
​​​​​​​www.prolocopozzuoli.it
www.campiflegreiactive.com

Rione Terra
​​​​​​​www.rioneterrapozzuoli.com
Condizioni di visita: visite guidate su prenotazione, a pagamento

Anfiteatro Flavio
​​​​​​​Via Nicola Terracciano 75
​​​​​​​www.coopculture.it/it/poi/anfiteatro-flavio-di-pozzuoli
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

Macellum
​​​​​​​Via Serapide 13
​​​​​​​macellumpozzuoli.it
​​​​​​​Condizioni di visita: ingresso a pagamento

 

Se non si hanno prove certe di insediamenti umani nel Rione Terra già nel VII secolo a.C., di sicuro si sa che nell’area poi occupata da Pozzuoli greci provenienti da Samo fondarono, nel 530 a.C., la colonia greca di “Dikaiarchia”, la “città del giusto governo”, che in breve tempo entrò a far parte dei territori sotto l’influenza di Cuma. E per certo si sa anche che nel 194 a.C., su un promontorio proteso sul mare si sviluppò la prima colonia romana, “Puteolis” (l’odierna Pozzuoli), ben presto destinata a espandersi lungo la costa e a diventare una delle città più ricche e influenti della Campania, affermandosi come uno dei più fiorenti centri dei commerci con il Mediterraneo e come importante punto di raccolta del grano destinato all’Urbe. La vita di “Puteolis” si protrasse fino al V-VI secolo d.C., quando, a causa dei fenomeni bradisismici lungo la costa, l’abitato si restrinse fino al promontorio del Rione Terra, oggi il più popolare quartiere di Pozzuoli e uno dei centri storici meglio conservati della Campania. Evacuato nel 1970, sempre per via del bradisismo che non cessa di tormentare i Campi Flegrei, il pittoresco intrico di vie dell’antica acropoli è stato oggetto di scavi archeologici e di un accurato recupero che ne ha rivalorizzato l’area. Del passato splendore di “Puteolis” restano anche l’Anfiteatro Flavio e il Macellum. Eretto secondo la tradizione al tempo di Vespasiano, ancora oggi, con la sua imponenza, l’Anfiteatro Flavio ben esprime l’importanza raggiunta all’epoca da Pozzuoli, un gigante in pietra articolato su tre livelli, tra i più vasti giunti fino a noi. In particolare, ben conservati si presentano i vasti sotterranei, che con la loro ampia estensione testimoniano le esigenze tecniche richieste dagli spettacoli e dai giochi, sempre più complessi e scenografici, che si svolgevano nell’arena centrale. Del Macellum si sa che fu eretto a ridosso del porto tra il I e il II secolo d.C., destinato a diventare il mercato alimentare dell’antica “Puteolis”; ancora oggi sono visibili file di “tabernae” (botteghe) che si aprono lungo un portico. Pozzuoli sopravvissuta alla storia e giunta a noi con la sua storia, tangibile in ogni angolo del suo tessuto urbano; Pozzuoli che caparbiamente sopravvive ai capricci vulcanici della sua terra, che in un convulso, incessante balletto la sollevano per poi riportarla al livello del mare. Un fenomeno, quello del bradisismo, che si coglie appieno nella Solfatara, il “Forum Vulcani” degli antichi romani, che resta uno dei luoghi più celebri e interessanti dei Campi Flegrei. È una sorta di museo didattico “al naturale” questo cratere ellittico di poco più di 2 chilometri di perimetro, dove in un’atmosfera di singolare fascino si manifestano tutti i fenomeni tipici di un vulcano allo stato quiescente: fumarole, sorgenti di anidride carbonica e acque minerali (mofete), sublimazioni di sali, vulcanetti di fango…

Iscriviti alla newsletter e partecipa alla community

Tienimi aggiornato

Partner

Touring Club Italiano
WWF
Slow Food Italia

Iniziativa in collaborazione con

Ministero della Cultura
UNESCO