La Sila Piccola
CENTRO VISITA ANTONIO GARCEA
Taverna, località Monaco
www.parcosila.it
La Sila Piccola fa parte del Parco nazionale ma è separata dal resto del territorio dal lago Ampollino e dalla valle del fiume Neto. Come per gli altri specchi lacustri silani, anche l’Ampollino è stato creato artificialmente, nel 1926, sbarrando con una diga l’omonimo torrente. Una prima tappa al Centro visita Antonio Gargea, ai margini del Villaggio Mancuso, è l’occasione per recuperare informazioni e pianificare escursioni e trekking in quest’area. Il centro ospita due musei tematici, allestiti con criteri moderni, dedicati alle foreste silane e al rapporto tra l’uomo e i boschi. Tra maestosi esemplari di pino laricio sono stati allestiti sentieri didattici. Uno dei trekking più affascinanti è l’ascesa al monte Gariglione (1765 m), la vetta più elevata della Sila Piccola. Punto di partenza delle escursioni è Buturo, conosciuto per lo spettacolare panorama sui due mari. Il nome del rilievo deriva da “cariglio” o “gariglio”, termine calabrese che indica la pianta del cerro, qui presente con esemplari di dimensioni gigantesche, alternati a vasti pascoli. Nonostante i massicci disboscamenti del Novecento, il Gariglione conserva un esteso bosco, residuo dell’antica foresta silana, indicato dalle leggende come rifugio di briganti e lupi. Di questi ultimi rimangono alcuni esemplari, favoriti dalla morfologia accidentata e dall’estensione dell’area boschiva, un tempo popolata anche da cervi, linci e, probabilmente, orsi.