Tappa 2

Il lago Cècita e la Sila Greca

CENTRO VISITA CUPONE
Strada statale 177
www.parcosila.it

A una manciata di chilometri a nord-est di Camigliatello Silano, il frastagliato lago Cècita è il più esteso specchio d’acqua dell’altopiano, ottenuto nel 1951 sbarrando con una diga il torrente Mucone. Una sosta al Centro visita Cupone permette di far luce sugli aspetti naturalistici e geologici del territorio, grazie alla presenza di un orto botanico, di un giardino geologico e di un museo naturalistico supervisionato da Alberto Angela. Spingendosi un po’ più a est, si raggiunge la conca della Fossiata, un’ampia distesa di pascoli al centro di un anfiteatro di rilievi ricoperto da fitti boschi di pino laricio e percorsa da una rete di sentieri. Il versante settentrionale dell’altopiano, la Sila Greca, è un’area che deve il nome alle antiche migrazioni di genti balcaniche che fondarono villaggi in cui sopravvivono antichi costumi e feste tradizionali. L’area è introdotta dal bosco di Gallopane, una foresta di un paio di centinaia di ettari caratterizzata dalla presenza di giganteschi esemplari di pino laricio, dal 1977 protetta da una riserva naturale all’interno del Parco nazionale della Sila. Ci si può spingere fino ai confini settentrionali dell’area tutelata verso il bosco di Cozzo del Pesco, tra Longobucco e Rossano, per rimanere estasiati dinanzi a castagni pluricentenari dalla circonferenza che per alcuni esemplari raggiuge anche i 12 metri.

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