Lungomare Italo Falcomatà
Il più bel chilometro d’Italia, pare l’abbia definito Gabriele d’Annunzio. Vera o falsa che sia l’affermazione del Vate, il lungomare, che in ogni caso è lungo poco meno di 2 chilometri, è davvero splendido, cuore pulsante dell’anima reggina, definito da altissime palme, gigantesche magnolie dalle lunghe radici aeree, aiuole con fiori e piante esotiche, che regalano ombra e frescura alla lunga schiera di palazzi classicheggianti e tardoliberty, e con magnifico panorama sullo Stretto di Messina, con lo sfondo dei Peloritani e dell’Etna. Realizzato dopo il terremoto del 1908 e risistemato tra il 1994 e il 2000 con passeggiate a più livelli, è dedicato a Italo Falcomatà, sindaco di Reggio dal 1993 al 2001, anno della sua prematura scomparsa, noto per le sue battaglie in favore della legalità. Tra i monumenti che si celano nel verde spiccano tre grandi opere di arte moderna dalle forme umanoidi, della scultrice romana Rabarama, assai gettonate dai turisti per foto ricordo. Dalle linee moderne anche l’installazione permanente “Opera”, «un monumento per celebrare la contemplazione dello Stretto», come l’ha definita il suo artefice, Edoardo Tresoldi. Inaugurata nel 2020, l’architettura aperta e trasparente è composta da 46 svettanti colonne in rete metallica che “dialogano” proprio con il paesaggio luminoso dello Stretto.