Tappa 7

Santa Maria in Platea (Campli)

Piazza Vittorio Emanuele II
scalasantacampli.it
Condizioni di visita: ingresso gratuito, visite guidate
Esternamente la Chiesa ha un aspetto neoclassico, dovuto al rifacimento della facciata nel 1793, ma l’edificio ha origini molto antiche, anteriori all’anno Mille, epoca a cui risale la cripta, che conserva parte degli affreschi trecenteschi. Del XIV secolo è la parte inferiore a base quadrata della torre campanaria, che nel secolo successivo venne alleggerita da monofore e bifore ed elevata da Antonio da Lodi con il prisma ottagonale decorato da formelle di ceramica colorata, mentre la cuspide fu aggiunta nel 1793. La parte superiore della Chiesa presenta oggi le tre navate che vennero costruite tra il XV e il XVI secolo. Il soffitto è di tavole di legno decorate da pitture che rappresentano la Vita di San Pancrazio, realizzate nel primo ventennio del Settecento; anche il coro ligneo intagliato è settecentesco. L’opera rinascimentale che desta più emozione è l’Edicola del Santissimo Sacramento di Sebastiano da Como. Posta in fondo alla navata occidentale, è ornata da due notevoli tavole di Cola dell’Amatrice, dipinte su fondo dorato; al centro, la Madonna col Bambino di terracotta policroma sostituisce la Madonna dei Lumi di Silvestro dell’Aquila, che da tempo era in prestito. Sulla cantoria si trova un imponente organo dotato di cinquecento canne, risalente al 1663 e recentemente restaurato.

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