Sponda orientale del Garda. Abbraccio tra lago e montagna
Itinerario
Sponda orientale del Garda. Abbraccio tra lago e montagna
Un buco dalle tonalità che variano sull’azzurro, stretto tra montagne maestose e simile a una pera che da San Vigilio si restringe gradualmente oltre Malcesine. È il lago di Garda. Sulla sinistra la distesa d’acqua, animata da vele e turisti durante la stagione estiva, cheta quando fuori stagione cala il silenzio, e la lussureggiante vegetazione che ne ricopre le rive, ulivi, limoni, aranci, cedri, palme, oleandri che con le loro chiome disegnano merletti attorno ai borghi che si susseguono. Sulla destra, a mano a mano che ci si avvicina a Malcesine, il ripido fianco del Monte Baldo, il «paterno monte», come lo appellò Giosuè Carducci, che «protegge la bella da l’alto co’l sopracciglio torbido». Panoramico, questo tratto della sponda orientale del lago di Garda prende le mosse da Peschiera del Garda, che prima di essere ridente località turistica fu piazzaforte militare. È il suggestivo porticciolo e le atmosfere romantiche che colpiscono a Punta San Vigilio, penisoletta che si protende nel lago. Carica di suggestioni è pure Malcesine, percepibili nei suoi vicoli acciottolati che portano al castello. È da qui che si parte alla conquista del Monte Baldo con un mezzo semplice ma spettacolare: la funivia.
Un lago e una montagna. Da una parte il lago di Garda e la sua sponda orientale da Peschiera del Garda a Malcesine, punteggiata da una sfilza di colorati borghi che hanno in comune l’antichissimo insediamento dall’età del Bronzo, il popolamento romano che incentivò l’economia lacuale, la vocazione difensiva e confinaria testimoniata dalla presenza di fortilizi e castelli, e ancora i panorami segnati dalle molteplici varietà dell’azzurro del lago, le bianche vele che nella stagione estiva punteggiano la superficie lacustre, le fantastiche spiagge e gli splendidi lungolago, animatissimi in estate, avvolti da un silenzio quasi ascetico fuori stagione. Dall’altra parte l’inconfondibile sagoma del Monte Baldo, che dirupa verso il Garda con il suo severo paesaggio di groppe e conche cosparso dei bassi casoni delle malghe e gli emozionanti scorci panoramici lungo i suoi crinali. È la panoramicissima funivia che da Malcesine porta sulla cima del Baldo, dove davvero unico è lo scenario che si apre sul lago e sulla sua sponda orientale che principia con Peschiera del Garda, la cui possente fortezza dal 2017 è entrata a far parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco come “Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo”. Tra i luoghi più celebrati del Garda, allungata nelle acque lacustri, Punta di San Vigilio spunta dalla vegetazione rigogliosa con il suo delizioso porticciolo avvolto da cipressi. Sono ancora i borghi colorati, le distese di uliveti, gli alberi di aranci, limoni, cedri, le piante di oleandri, magnolie, i fortilizi che qua e là svettano a definire la costa orientale del Garda a mano a mano che si procede verso nord, con la superficie lacustre che sempre più va restringendosi offrendo un bel colpo d’occhio sulla dirimpettaia sponda bresciana. E già nel cielo si cominciano a intravedere i colorati parapendii che dalla cima del Monte Baldo decollano per vivere un’esperienza unica, sospesi tra il blu del cielo e l’azzurro del lago. Provetti “Icaro” che sul Baldo giungono da Malcesine, rinomata e signorile località turistica, tra le più ricche di atmosfera del lago di Garda e per questo premiata con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.