Castelmezzano (PZ)
Il centro storico ben conservato di Castelmezzano, di impianto medievale, con le case affastellate le une alle altre e sormontate dai picchi aguzzi delle Piccole Dolomiti Lucane, è uno dei biglietti da visita più celebri della Basilicata. Un incanto ancora più singolare la sera, quando l’illuminazione notturna genera l’effetto di un borgo-presepe. Il nome del paese discende dall’antico “Castrum Medianum”, la rocca di cui rimangono ormai pochi ruderi: qualche muro, una cisterna per la raccolta delle acque e una ripida gradinata interamente scavata nella roccia dai Normanni. La Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria dell’Olmo, volge la facciata squadrata su un sagrato che regala una bella vista sul nucleo antico con le case incastonate nella roccia. Di origine duecentesca, conserva sulla facciata laterale un architrave con scolpita una croce templare a otto punte, segno della presenza dei cavalieri a Castelmezzano, e racchiude una preziosa Madonna col Bambino in legno del Trecento di ispirazione bizantina. La scelta si impone adesso tra una tranquilla “passeggiata letteraria” e un’adrenalinica avventura. La prima, il “percorso delle sette pietre”, recupera un antico sentiero contadino lungo un paio di chilometri, che conduce fino allo splendido borgo di Pietrapertosa e trae ispirazione da vecchi racconti di magia e mistero. I più coraggiosi, invece, si lanceranno, opportunamente imbracati, nel Volo dell’Angelo, librandosi nell’aria agganciati a un cavo d’acciaio sospeso sulla profonda gola che separa i due borghi.