Altamura. La Cattedrale di Federico II
Itinerario
Altamura. La Cattedrale di Federico II
È una gioia per il senso estetico la Cattedrale di Altamura, fondata da Federico II, una delle quattro Basiliche palatine della Puglia. Lo sguardo si perde tra le sue forme cristalline e le geometrie in stile romanico-gotico, seguendo il profilo dei due altissimi campanili gemelli e indugiando sullo splendido rosone. Più appassionante di un libro, il portale subito catalizza l’attenzione raccontando la Vita di Gesù in ventiquattro scene, scolpite con una tale minuzia di particolari che sembrano uscire dalla pietra. Esaltano le forme della Cattedrale le case intorno, serrate le une alle altre e rivestite di abbagliante pietra chiara. Qua e là, improvvisi e ombrosi, i “claustri”, graziose corti, si aprono tra i vicoli inondati dal profumo del rinomatissimo pane.
È l’unica chiesa in Puglia costruita per espresso volere di Federico II, che nel 1232 fece porre la prima pietra di questo luogo di culto. Stiamo parlando della Cattedrale, simbolo religioso e storico di Altamura che, nonostante i numerosi interventi succedutisi nel tempo (nel 1316, a causa di un terremoto, nella prima metà del Cinquecento e ancora nell’Ottocento), mantiene le originarie linee di un romanico pugliese profondamente influenzato dalla personalità dell’imperatore. Grandiosa e solenne costruzione in pietra bruna, la si incontra giungendo da Porta Bari e percorrendo il corso Federico II di Svevia, praticamente l’unica via dritta di Altamura, da cui diramano stradine e vicoletti. Se ne scorge immediatamente il fianco destro, scandito in due ordini – quello inferiore ad arcate a tutto sesto e quello superiore con trifore ad archi intrecciati –, che ha meglio conservato le originarie forme romanico-gotiche. Altresì non sfuggono all’attenzione i due alti campanili, svettanti sui palazzi e sulle case del centro storico, che prolungano la facciata verso il cielo in un mosaico stilistico al tempo stesso eterogeneo e affascinante. A Federico II si deve anche l’aspetto odierno del borgo medievale di Altamura che, distrutta dai saraceni e rimasta a lungo disabitata, da quell’imperatore fu fatta ricostruire nel 1230 sull’area dell’antica acropoli. Vi svetta la grandiosa Cattedrale, a dominio di quell’originale reticolato stradale noto come “claustri”, per secoli testimonianza della pacifica convivenza tra le varie etnie e comunità religiose chiamate da Federico II per ripopolare la città.