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Basilicata

Potentino. Borghi ad alta emozione

Itinerario

Potentino. Borghi ad alta emozione

in collaborazione con Touring Club Italiano

Passi da percorrere nel vuoto, voli in picchiata tra le guglie o più rilassati trekking urbani e tra i boschi. Sono cinque i borghi del Potentino certificati Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per la qualità dell’accoglienza e del patrimonio monumentale, da scoprire a uno a uno in un crescendo di entusiasmo. Si parte dalla tranquilla Guardia Perticara, col suo centro storico omogeneo, rinato dopo il sisma del 1980 e immerso in un contesto naturale ben preservato. A San Severino Lucano si può scegliere se lanciarsi sulle passerelle sospese nel parco avventura o lasciarsi dolcemente cullare nella giostra dell’artista contemporaneo Carsten Höller, con vista spalancata sul Pollino. A Castelsaraceno e a Sasso di Castalda non mancano le possibilità di mettere alla prova il proprio coraggio, grazie all’esistenza di ponti tibetani con differenti difficoltà che oltrepassano dirupi e torrenti. Infine, a Castelmezzano, accoccolata ai piedi delle Piccole Dolomiti Lucane, l’incanto del borgo-presepe sullo sfondo delle cime frastagliate è preludio al Volo dell’Angelo, di certo l’avventura più adrenalinica da compiere in Lucania.

La provincia di Potenza annovera cinque borghi Bandiera Arancione del Touring Club Italiano che si distinguono per le qualità ambientali, il patrimonio culturale e l’accoglienza. Si può partire piano, assaporando la quiete di Guardia Perticara, sulla valle del Sauro, ricordando alcune scene di Cristo si è fermato a Eboli, girate nella piazza del paese, e omaggiando una delle più belle Madonne lignee della regione. Si cresce in emozioni a San Severino Lucano: la porta d’accesso settentrionale al Parco nazionale del Pollino, che sfiora i 2000 chilometri quadrati tra Basilicata e Calabria ed è il più esteso del nostro Paese, spalanca infinite possibilità per trekking, pedalate in mountain bike e avventure tra le cime più alte del Meridione, punteggiate di tanto in tanto dall’inconfondibile sagoma del pino loricato. Per chi è accompagnato dai più piccoli, una puntata al Parco avventura Pollino è quello che ci vuole per scaricare le energie; per tutti gli altri, un giro sulla giostra di Carsten Höller con vista panoramica sul massiccio è un doveroso tributo a una delle operazioni di arte ambientale più interessanti degli ultimi anni. Di parco in parco, si entra in quello nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese a Castelsaraceno. Il suo emozionante ponte tibetano lo congiunge con quello del Pollino. Anche Sasso di Castalda può vantare il suo ponte tibetano, anzi ne possiede ben due: dall’alto dei suoi oltre 100 metri, il ponte alla Luna è un’autentica vertigine nel vuoto. Il percorso si chiude idealmente a Castelmezzano, tra le più preziose perle lucane, incastonata tra le Piccole Dolomiti Lucane, rocce bizzarre di antichissima origine e poi plasmate da agenti atmosferici, fiumi e torrenti, parte integrante del Parco regionale Gallipoli Cognato-Piccole Dolomiti Lucane. Il modo migliore per impossessarsi di questa cartolina da fiaba è lasciarsi imbracare e poi intraprendere il Volo dell’Angelo. Sfrecciando con il fiato in gola a un’altezza che raggiunge gli oltre 1000 metri dal suolo, alla velocità di 120 chilometri orari, ci si sentirà un po’ simili a quegli uccelli che sorvolano fitti boschi, profondi burroni e borghi aggrappati a guglie rocciose.

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