Carisolo, ingresso della Val Genova
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Condizioni di visita del Geopark: ingresso a pagamento

Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco come tutto l’arco dolomitico, il gruppo delle Dolomiti di Brenta è interamente protetto dal Parco naturale Adamello Brenta, a sua volta inserito nella rete mondiale dei Geoparchi dell’Organizzazione delle Nazioni Unite che tutelano e valorizzano il patrimonio geologico e geomorfologico locale. Nei suoi circa 620 chilometri quadrati, posti tra i 477 e i 3558 metri di altitudine, l’area protetta comprende due territori distinti, divisi dal solco della val Rendena: a ovest il massiccio granitico dell’Adamello Presena, con i vasti ghiacciai, a est i castelli di pietra millenaria delle Dolomiti di Brenta, il cui territorio, nel quale Andalo ricade, è caratterizzato, fino ai 1800 metri, da boschi prevalentemente di conifere, poi da praterie di quota e vegetazione rupestre. Straordinaria è la fauna alpina che popola il parco, composta da camosci, cervi, caprioli, aquile, stambecchi, volpi, tassi, martore, fagiani di monte e galli cedroni, marmotte, pernici bianche e dal misterioso e schivo orso bruno, per secoli perseguitato e qui reintrodotto, non senza contestazioni, alla fine degli scorsi anni Novanta con il progetto europeo Life Ursus.
Teatro di imprese che hanno fatto la storia dell’alpinismo – prima fra tutti la conquista dei 3173 metri di Cima Tosa nel 1865 da parte di Giuseppe Loss –, il gruppo di Brenta è attraversato da centinaia di sentieri di diversa lunghezza e difficoltà: dai percorsi “family” che raggiungono malghe e rifugi, come il rifugio La montanara, alle vie attrezzate o ferrate.