Porto Rotondo
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Sentiero della Casbah 18
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“Tecnicamente” Porto Rotondo non è una località della Costa Smeralda, almeno non secondo quanto stabilito dal Consorzio Costa Smeralda creato dal principe Karim Aga Khan nel 1962. Tuttavia, il borgo, che affaccia su una bellissima baia tondeggiante (da cui il nome), è considerato la porta meridionale del litorale più glamour della Sardegna. Le basi del nucleo originale, risalente alla fine degli anni Sessanta, furono gettate dagli imprenditori veneziani Luigi e Nicolò Donà dalle Rose, che vollero qui riprendere tratti dell’urbanistica e dell’architettura veneziane, con ville e case immerse nella vegetazione cui si alternano terrazze fiorite, vicoletti e “campi” convergenti nella piazzetta centrale, chiamata, ça va sans dire, San Marco. Meta e richiamo del jet set nazionale e internazionale, Porto Rotondo deve la notorietà anche al suo porto turistico, uno dei più attrezzati del Mediterraneo: fatto costruire dai conti Donà dalle Rose, può accogliere imbarcazioni anche di grandi dimensioni. Sull’abitato svetta la chiesa di San Lorenzo, progettata da Andrea Cascella. L’interno, a forma di carena di nave rovesciata, è decorato da migliaia di figure sagomate in legno di pino di Russia realizzate dallo scultore Mario Ceroli tra il 1969 e il 1975. Al centro, spicca il Giudizio Universale, dove si intrecciano figure disperate e beate. In granito sardo sono invece la croce megalitica all’ingresso e l’altare. Porta la firma di Ceroli e il granito come materiale privilegiato anche il teatro semicircolare, dedicato allo scultore e scenografo abruzzese e ispirato alle antiche strutture greche e romane.