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Nata come colonia romana nel II secolo a.C. e poi divenuta Municipium con il nome di Forum Cornelii nel secolo successivo, Imola passò – tra il XIV e il XV secolo – dalla signoria degli Alidosi a quella dei Visconti e dei Manfredi; dal 1473 al 1499 governarono la città Girolamo Riario e Caterina Sforza, che le conferirono l’impronta rinascimentale tuttora presente nelle piazze centrali e in alcuni palazzi nobiliari. Il breve passaggio di Cesare Borgia, dal 1499 al 1503, vide protagonista Leonardo da Vinci che, studiando nuove soluzioni per migliorare le fortificazioni, disegnò un rilievo urbano oggi considerato la prima mappa moderna di una città. Tra gli edifici più antichi e preziosi del centro cittadino, oltre alla Rocca Sforzesca, si annoverano il Palazzo Comunale del XIII-XIV secolo e l’ex Convento dei Santi Nicolò e Domenico, oggi prestigiosa sede delle collezioni d’arte imolesi: oltre seicento pezzi tra dipinti, sculture, ceramiche, monete e medaglie, che scandiscono una storia per immagini della città. Di epoca tardobarocca è invece Palazzo Tozzoni, ideato dal ticinese Domenico Trifogli, dai tratti curvilinei e con un monumentale scalone decorato da stucchi e statue. A Cosimo Morelli, che nella seconda metà del Settecento rielaborò in stile classicista alcuni palazzi della città, si deve il rifacimento della maestosa Cattedrale di San Cassiano, innalzata nel XII secolo. Al n. 95 della storica Via Emilia merita infine una sosta la Farmacia dell’Ospedale di Santa Maria della Scaletta, in gran parte immutata negli arredi, con mobili d’epoca, affreschi e quattrocentocinquantasette vasi in maiolica imolese, i cui cartigli recano il nome dei medicamenti.