Tappa 3

Rapolla

www.parcovulture.it/it/borghi/rapolla.html

TERME DI RAPOLLA
www.termedirapolla.it
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

A segnare in parte la storia di questo grazioso borgo che si stende sul pendio di un colle nel cuore del Vulture melfese sono le case-grotta scavate nel tufo, e ancora oggi utilizzate per la conservazione del vino Aglianico del Vulture, e le numerose sorgenti di acque minerali acidulo-ferruginose del territorio, sfruttate nello stabilimento termale, nel centro del paese, assai frequentato a scopi terapeutici oltre che estetici. Città di cantine e di acque termali è dunque Rapolla, fondata dai Romani e nei secoli successivi passata attraverso complesse vicende feudali, prima come roccaforte longobarda, poi come centro di una fiorente comunità basiliana, infine come centro normanno-svevo. Sulla sommità del colle svetta la duecentesca Cattedrale attribuita a Mastro Sarolo di Muro Lucano, artefice anche dei bassorilievi murati sulla facciata raffiguranti il “Peccato originale” e l’“Annunciazione”, come pure dell’imponente campanile terminato nel 1253; l’interno cela un maestoso Crocifisso ligneo del XIII secolo e un’Immacolata dipinta nella seconda metà del XVI secolo. A mezza costa del paese è la pittoresca chiesetta di Santa Lucia, molto amata dalla gente del posto; eretta nel X-XI secolo dai Normanni secondo modelli bizantini, mostra un portale con doppio arco a tutto sesto e stipiti dai capitelli decorati e all’interno una pregevole “Madonna con Bambino” della seconda metà del Settecento. Di pregio artistico anche la chiesa di San Biagio, di fondazione duecentesca: custodisce le reliquie del santo, patrono di Rapolla, dipinti del XIV secolo e una Madonna lignea del XIII secolo.

Iscriviti alla newsletter e partecipa alla community

Tienimi aggiornato

Partner

Touring Club Italiano
WWF
Slow Food Italia

Iniziativa in collaborazione con

Ministero della Cultura
UNESCO