
Da Palermo ad Agrigento. La Magna Via Francigena
Itinerario
Da Palermo ad Agrigento. La Magna Via Francigena
Percorrere la Magna Via Francigena è uno dei modi migliori per conoscere una porzione di entroterra siciliano ammirando paesaggi rurali e cittadini, siti archeologici o culturalmente rilevanti. Perché lo si fa in lentezza, ognuno con i suoi tempi, evitando traffico e ricerca di parcheggio. Il cammino è lungo circa 190 km, taglia in due la Sicilia partendo da Palermo e arrivando ad Agrigento, e passa per alcuni tipici paesi che consentono di entrare in contatto con il vero carattere dell’isola. Idealmente, il tragitto è diviso in 9 tappe che qui abbiamo raggruppato in cinque: Palermo e Agrigento, ovviamente, e i borghi di Corleone, Prizzi e Sutera. Non preoccupatevi di perdere la retta via: il sentiero è tutto tracciato da varie segnaletiche di colore bianco e rosso e, se proprio non vi raccapezzate, potete contare sulla gentilezza di chi in questi posti ci abita (certo, c’è sempre il rischio che vi trattengano per offrirvi un pranzo in famiglia) o dei pellegrini che incontrerete per strada.
La Magna Via Francigena esiste da sempre. La strada era utilizzata per lo spostamento di persone, animali e merci già durante l’Impero Romano. Poi la solcarono greci, arabi, normanni. La Via, dunque, non è nata come cammino religioso, ma nel tempo, per molti pellegrini, lo è diventato. Del resto sono numerosi i luoghi di culto che si visitano durante il percorso. Ma è anche la natura che si ha intorno lungo il tragitto a catturare interesse: antichi tratturi e sentieri tracciano la via in mezzo a campi gialli di grano, fiumi e montagne. La partenza avviene da Palermo, senza ombra di dubbio una delle città siciliane più ricche di storia. Da qui, l’itinerario porta a Corleone, città delle cento chiese, passando per Monreale, con la sua maestosa cattedrale, e Santa Cristina Gela, punto di sosta per la notte. Al mattino si prosegue per Prizzi, borgo antico colorato di murales. Dal paesino si riparte alla volta di Castronovo di Sicilia e Cammarata attraversando la bellissima Riserva Naturale Orientata Carcaci e il fascinoso borgo fantasma di Reina. Si riparte verso Sutera, un paese fatto di vicoli stretti e case in gesso, e protetto da un enorme costone roccioso. Prossime tappe, Racalmuto, città natale di Leonardo Sciascia, Grotte, vivacizzato da opere di street art, e Joppolo Giancaxio. Ultima, ma non per importanza, è Agrigento, conosciuta principalmente per la Valle dei Templi ma che, come si avrà l’occasione di scoprire, nasconde molto di più.