Tappa 2

Monselice

IAT MONSELICE
Palazzo della Loggetta, Via Del Santuario, 6 Monselice
monseliceturismo.it

VILLA EMO CAPODILISTA
Località Rivella, via Rivella 4, Monselice
Condizioni di visita: in occasione di eventi, su prenotazione

CASTELLO DI MONSELICE
Via del Santuario 17, Monselice
castellodimonselice.it
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

A metà strada tra Battaglia e Monselice, in località Rivella, potreste fermarvi visitare, o quantomeno ad ammirarne l’architettura dall’esterno, Villa Emo Capodilista, splendida villa veneta di fine Cinquecento progettata da Vincenzo Scamozzi. Sorprende per l'armonia e la simmetria delle sue forme e per il suo imponente portico che si affaccia sul paesaggio circostante. Splendido poi il suo parco, con ampi campi verdi e un grande giardino all'italiana, ricco di piante secolari, che rende il complesso ancora più affascinante. Un altro aspetto interessante è la grande corte interna che rappresenta il cuore pulsante della villa. Oggi, la villa è visitabile e viene utilizzata anche per eventi culturali, mostre e cerimonie. Giunti alla città murata di Monselice, disposta su tre piani: iniziando dal basso, il nucleo medievale, borghese e discreto, è fulcro della vita cittadina, che ruota intorno alla piazza principale, piazza Mazzini. Percorrendo la via del Santuario, su cui si susseguono una serie di monumenti, si risale il colle fino a raggiungere il Castello e infine, il Santuario delle Sette Chiese. Insomma, la visita di Monselice regala da capo a piedi, anzi viceversa, notevoli scorci e architetture. A ridosso di piazza Mazzini, un’alta scalinata settecentesca porta al complesso museale di S. Paolo, costituito dalla chiesa, dal Museo della città e da un’area archeologica. Da qui parte la via del Santuario: si incontra poco dopo lo slargo su cui affaccia il Castello, che fu dimora signorile tra l’XI e il XVI secolo, ma anche torre difensiva e villa veneta. La sua parte più antica è la Casa romanica che assieme al Castelletto forma il primo nucleo abitativo. Successivamente venne costruita la Torre ezzeliniana, voluta appunto da Ezzelino III da Romano, caratterizzata dai monumentali camini a torre. Celebre è sicuramente il suo giardino all’italiana che si sviluppa all’interno della corte, con piante secolari. Al suo interno, il castello ospita numerosi affreschi, arredi e opere d'arte che raccontano la sua storia e la vita dei nobili che lo hanno abitato nel corso dei secoli. Dal Castello una scalinata settecentesca risale il colle fino al parco archeologico e alle suggestive rovine della Rocca federiciana, costruita sui resti di un castelletto bizantino distrutto dai Longobardi. Superata la chiesa di S. Giustina, si arriva infine al Santuario delle Sette Chiese: una serie di sei cappelle progettate nel 1605 da Vincenzo Scamozzi, che cercò di riprodurre in miniatura la "Città Santa" di Roma a cui si accede da un imponente portale, la Porta Romana, che segna l'inizio del cammino. Il cammino votivo, che termina nella Chiesa di S. Giorgio, è legato alla presenza di 25 martiri cristiani le cui reliquie furono portate a Monselice nel 1651 e successivamente nel 1713. La chiesa, decorata da affreschi di Tommaso Sandrini e un pregiato altare in marmo intarsiato, è affiancata dal Santuario di S. Giorgio. Le cappelle lungo il cammino contengono important opere d'arte come la pala di Giovanni Carlo Loth e le tele di Jacopo Palma il Giovane, che raffigurano le basiliche romane.

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