Tappa 3

Este

IAT ESTE
Via G. Negri 9/A, Este
estedavivere.it

MUSEO NAZIONALE ATESTINO
Via G. Negri 9/C, Este
atestino.cultura.gov.it
Condizioni di visita: ingresso a pagamento; anche visite guidate

DUOMO DI SANTA TECLA
Piazza S. Tecla 6, Este
duomoeste.it
Condizioni di visita: ingressso gratuito

Luogo d’origine dei nobili Estensi, a cui si deve il primo nucleo fortificato della cittadina, rimaneggiato dai Carraresi e am¬pliato dopo il 1405 dalla Serenissima, Este è stata in tempi più moderni il buen retiro di Byron, Shelley e Debussy. Oggi l’animo cavalleresco e romantico della cittadina si può rivivere con la visita ai suoi tesori storici e architettonici ben conservati. Partite dal Castello che si erge in cima al colle e si circonda di una cortina di torri lunga 1 chilometro circa. Costruito nel 1050 da Azzo II, forte subì, come prevedibile vista la sua lunga storia, distruzioni e ritocchi nel corso del tempo. Era più o meno il 1340 quando i Da Carrara aggiunsero la cinta muraria. Un’ala del castello ospita dal 1887 il Museo Nazionale Atestino, che conserva una raccolta archeologica. La sezione preromana testimonia l’antica civiltà veneta fino all’Età del Ferro, con cimeli dalla necropoli. Spiccano, fra questi, alcune statuette di divinità. La sezione romana invece comprende oggetti come gioielli, lucerne, coniazioni, fregi e altri. Nella sezione medievale e moderna si possono trovare affreschi, tra cui uno di scuola giottesca, e opere in ceramica, eccellenza produttiva di Este. Proseguite nella quadrangolare piazza Maggiore, su cui affacciano il Municipio e del Palazzo Scaligero del Capitano, che dal 1848 ospita la Società Gabinetto di Lettura. Di fronte a questo edificio si aprono i portici di via Principe Umberto che portano alla chiesa di S. Martino, basilica millenaria con la facciata a capanna e un campanile pendente in sitle romanico. Da vedere poi la settecentesca chiesa di S. Maria delle Grazie, l’ex chiesa di S. Rocco e la torre di Porta Vecchia. Re dei luoghi di culto è però il Duomo di Santa Tecla, fondato molto probabilmente nel IV o V secolo d.C. La struttura attuale è barocca e conserva molte opere d’arte tra cui una pala del Tiepolo del 1759, Santa Tecla che invoca la liberazione di Este dalla pestilenza, e una scultura in marmo di Carrara di Corradini, Trionfo dell’Eucarestia, nella cappella del Santissimo Sacramento. A Beatrice d’Este, la seconda patrona della città, è dedicato un altare sormontato dalla pala ottocentesca di Michelangelo Grigoletti. Prendendo, dal Duomo, la via dei Cappuccini, vale la pena camminare o pedalare fino a Villa Cornaro, costruita nel Cinquecento per volere di Alvise Cornaro e in seguito circondata da un parco progettato da Giuseppe Jappelli. Altra villa da vedere è Villa Kunkler, ex convento cappuccino, dove soggiornarono i poeti Byron e Shelley. In cima al colle sorge invece il tardocinquecentesco palazzo del Principe, di Vincenzo Scamozzi, così chiamata perchè Alvise Contarini fu nominato doge proprio nel periodo in cui risiedeva qui.

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