Tappa 1

Piazza Duomo

UFFICIO TURISTICO DI TRENTO
Ufficio turistico di Trento
Piazza Dante 24
www.trento.info

MUSEO DIOCESANO TRIDENTINO IN PALAZZO PRETORIO
Piazza Duomo 18
www.museodiocesanotridentino.it
Condizioni di visita: ingresso a pagamento
Emblematica della commistione di potere religioso e temporale che per secoli caratterizzò la storia di Trento (il principato vescovile fu istituito nell’XI secolo dall’imperatore Corrado II il Salico e formalmente terminò nel 1803) è piazza Duomo, dalla originale cromia architettonica data dal contrasto tra la chiara pavimentazione e le vivaci architetture che la circondano, come le case gotiche Cazuffi-Rella, decorate con affreschi a monocromo e a colori del XVI secolo raffiguranti scene mitologiche e allegoriche delle Virtù, del Tempo e di Amore, e casa Balduini, dai motivi decorativi astratti di matrice lombarda. Sul lato meridionale della piazza, la compatta struttura romanico-gotica del Duomo, intitolato a san Vigilio e fatto costruire dal principe vescovo Federico Vanga nel 1212, è ingentilita dallo splendido rosone duecentesco del transetto detto “ruota della Fortuna” per via della figura allegorica posta al centro, e dal protiro in marmo rosa e bianco della porta del Vescovo, così chiamata perché da qui entravano i cortei provenienti dalla residenza vescovile del Buonconsiglio. La chiesa fu teatro principale del concilio di Trento, apertosi il 13 dicembre 1545 e conclusosi il 4 dicembre 1563, quando, al cospetto del Crocifisso ligneo del tedesco Sixtus Frey (1505 circa) oggi custodito nella barocca cappella del Crocifisso, furono emanati i decreti dogmatici. Dello storico evento il Duomo tiene memoria anche, sulla parete di fondo della navata sinistra, nella lastra sepolcrale di Bernardo Clesio, il principe vescovo che “preparò” la città ad accogliere il concilio da cui prese avvio la Controriforma. Nel gotico interno, a tre slanciate navate e volte a crociera, attirano l’attenzione il baldacchino barocco (XVIII secolo) all’altare maggiore, dove sono custodite le spoglie di san Vigilio, e la statua della Madonna degli Annegati (XIII secolo), così chiamata perché al suo cospetto venivano condotti i corpi ripescati dall’Adige.
Di fianco al Duomo, Palazzo Pretorio, residenza dei vescovi fino alla metà del XIII secolo, si innalza con la sua fronte merlata aperta da bifore e trifore e affiancata dalla Torre Civica, eretta intorno alla metà del XII secolo. L’edificio è sede del ricco Museo diocesano tridentino, allestito per raccolte tipologiche che coprono la produzione artistica locale dal XIII al XIX secolo. Tra i pezzi imperdibili, i Flügelaltäre, gli altari di influenza tedesca chiusi da portelle mobili dipinte e decorate a bassorilievo, gli oggetti di oreficeria e gli arazzi con le storie della Passione acquistati ad Anversa nel 1531 da Bernardo Clesio per adornare l’aula del concilio ricavata nel coro della cattedrale.

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