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Liguria

Oltregiogo. La valle dei castelli

Itinerario

Oltregiogo. La valle dei castelli

in collaborazione con Touring Club Italiano

Ci s’inebria del profumo di mosto mescolato alla brezza marina in queste terre incastonate tra Piemonte e Liguria, dove ogni paese vanta il suo maniero. Davanti ai massicci torrioni del castello di Lerma, ricamati da archetti e finestre merlate, si ripassano lezioni d’architettura medievale, rielaborata a fine Ottocento dalla mano esperta dell’architetto Alfredo d’Andrade che operò anche nel castello di Tagliolo Monferrato. La sosta a Rocca Grimalda regala visioni di giardini incantati e avvincenti racconti di duelli, maschere e carnevali di antica tradizione. Si percorrono ancora alcuni chilometri ammaliati dai freschi aromi dell’uva cortese prima di avvistare in lontananza il forte che incombe, grandioso e severo, sull’antico borgo di Gavi, annunciando la fine del cammino.

Un viaggio per toccare con mano la lunga e travagliata storia dell’Oltregiogo, seguendo le tracce e le testimonianze di incursioni e conquiste che hanno lasciato un’affascinante eredità di fortezze a vegliare su ogni borgo. Come un salto nel tempo, queste testimonianze ci raccontano le contese tra la Repubblica di Genova, il Ducato di Milano e il Marchesato del Monferrato. Si parte da uno dei più antichi e spettacolari castelli dell’Oltregiogo, quello di Lerma, del quale si può scoprire l’orgoglioso passato medievale ammirando il torrione rotondo a picco sul torrente Piota. Il severo castello su cui si tramandano arcane leggende accoglie intatto all’interno della cinta muraria l’antico ricetto, il primo nucleo del villaggio, in cui si può passeggiare circondati da suggestivi portali in pietra e caratteristici elementi in cotto. La seconda tappa rimanda all’anno Mille, cui risalgono le prime notizie del castello di Tagliolo Monferrato, affascinante esempio di restauro in stile ottocentesco, modificato secondo il gusto neogotico dall’architetto portoghese Alfredo d’Andrade. Ed è emozionante visitare gli ambienti delle sue secolari cantine, traboccanti dell’aroma di mosto e del profumo di Dolcetto e Barbera, che per mesi riposano e maturano in ambienti sotterranei dentro barrique e antiche botti di rovere di Slavonia. Si guadagna un promontorio che domina la valle dell’Orba per scoprire il castello di Rocca Grimalda e ammirare il delizioso giardino pensile d’impianto settecentesco. Si giunge infine, accompagnati dai nobili filari d’uva cortese che disegnano la campagna, in vista del forte di Gavi, edificato in un punto strategico e panoramico sulle antiche vie di transito tra il mar Ligure e la Pianura padana.

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