Tappa 4

Forte di Gavi

Via al Forte
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Condizioni di visita: ingresso a pagamento

Furono i genovesi, tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, a trasformare l’antico castello di Gavi in una fortezza, resa inespugnabile nel 1626 da uno dei più grandi esperti di costruzioni militari dell’epoca, il domenicano Vincenzo da Fiorenzuola, che, oltre a occuparsi di calcoli matematici e ingegneristici, fu anche commissario del Sant’Uffizio e nel 1633 processò Galileo Galilei. Il religioso e architetto dotò il forte di sei robusti bastioni uniti fra loro da una spessa cortina muraria munita di cannoniere. I lavori di rafforzamento continuarono con la fortificazione del monte Moro e poi, a mano a mano fino alla fine del XIX secolo, con la costruzione di alloggi per i soldati, cisterne, stalle e polveriere con soffitti a prova di bomba. Entrando nel Basso Forte si possono ancora vedere le grandi camerate vuote, le cucine, le celle per i prigionieri protette da porte di ferro, la cappella e le scuderie e immaginare come fosse difficile e faticosa in tempo di guerra la vita dei circa mille soldati che vivevano in questo enorme, umido ma spettacolare fortilizio.

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