Tappa 1

San Pelagio - Due Carrare

CASTELLO DI SAN PELAGIO E MUSEO DELL’ARIA
Via S. Pelagio 50
www.castellosanpelagio.it
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

Il Castello di San Pelagio in origine era parte del medievale sistema difensivo fortificato con sotterranei, tipico dei borghi della zona. Ciò che oggi si ammira è la ricostruzione attorno alla torre, unica parte sopravvissuta dell’edificio originale, trasformato nel Settecento in villa con parco dalla famiglia Zaborra. Strutturato in due corpi laterali, il Castello ospita uno dei musei italiani più originali, il Museo dell’Aria, dedicato al volo e alla storia dell’aeronautica. Da qui partì Gabriele D’annunzio per la sua missione su Vienna nel 1918 e, attorno a questo evento, nelle numerose sale si è voluta celebrare la storia dell’antico sogno dell’uomo di prendere il volo: un mito lontanissimo che da Icaro arriva sino ai primi esperimenti delle macchine volanti dei tempi moderni. Fulcro del museo sono proprio le stanze in cui il poeta abitò tra il 1917 e il 1919, dove tutto è rimasto come lui lo lasciò. Oltre agli interni, l’esposizione prosegue all’esterno del museo, nel bellissimo parco. Qui, tra roseti e piante rare, velivoli e sistemi bellici come il monomotore Republic RF-84F Thunderflash e l’Aermacchi MB-326, aereo da addestramento costruito dall’azienda italiana Macchi, fanno da gate guardians all’intero Castello. Nel centenario del volo su Vienna (1918), il museo si è dotato di isole multimediali per un’esperienza immersiva.

IL COMUNE DI DUE CARRARE
Pro Loco
Via Roma 95
 www.facebook.com/ProLocoDueCarrare

San Pelagio è frazione di Due Carrare, curioso Comune euganeo costituitosi alla fine del XX secolo dall’unione di Carrara San Giorgio e Carrara Santo Stefano. Già nel Medioevo i due paesi costituivano un borgo unico, Carrara, la cui nobile famiglia governante, i Carraresi (o Da Carrara), era di origine longobarda. Le loro mire espansionistiche li portarono a impossessarsi dell’intero Padovano, e tanto contribuirono allo sviluppo del territorio. Proprio i Carraresi provvidero all’ampliamento (se non addirittura alla costruzione) dell’Abbazia di Santo Stefano (prima metà dell’XI secolo), di cui oggi è visibile solo la Chiesa, che fu una delle più importanti della zona per tutto il Medioevo. Nell’abside si ammirano i resti di antichi mosaici, che un tempo rivestivano tutto il pavimento.

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