Villa Foscari o la Malcontenta (Mira)
Località Malcontenta
Via dei Turisti 9
www.lamalcontenta.com
Condizioni di visita: ingresso a pagamento
La sua insolita facciata, con un portico che richiama quello di un tempio romano e le scale esterne, si svela all’improvviso da un’ansa del fiume e, a un primo sguardo, appare quasi sospesa tra le acque placide e i salici che la circondano. È un’architettura fatta di armonia e purezza di linee quella di Villa Foscari - La Malcontenta, progettata da Andrea Palladio nel 1554 e Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Un esempio perfettamente riuscito della ricerca palladiana di dialogo tra architettura e paesaggio che colpisce ancora oggi chi la visita per il suo equilibrio di forme. Il suo nome deriva da quello dei committenti, i due fratelli Foscari, e (sembra) da una Malcontenta moglie fedifraga che qui fu reclusa. All’interno, la villa si divide simmetricamente in due appartamenti attorno a una grande sala comune di rappresentanza, con le pareti e i soffitti tutti decorati e dipinti con temi allegorici e mitologici dalle mani di noti pittori del tempo – Battista Franco, Giambattista Zelotti e Bernardino India – e attualmente piuttosto danneggiati. Oggi il complesso è costituito dalla villa, dalla barchessa e da un caseggiato annesso, ma nei secoli furono costruiti un porticato, una grande foresteria, un oratorio e, vicinissima, anche una grande piazza circondata da edifici. Nel corso del XIX secolo è stato demolito tutto, e quindi la villa oggi continua ad apparire isolata e altera proprio come la nobildonna della leggenda e come la immaginò il Palladio. Negli anni ’20 del Novecento fu restaurata dopo un lungo periodo di decadenza e abbandono e poi integrata solo da discreti interventi architettonici; la villa rinnovata tornò a essere così un luogo di sosta per regnanti, nobili, intellettuali e artisti, tra cui anche Peggy Guggenheim, Truman Capote, Winston Churchill, Bruce Chatwin e Andy Warhol.