Tappa 1

Galleria Dell’accademia Tadini (Lovere)

GALLERIA DELL’ACCADEMIA TADINI
Palazzo dell’Accademia, via Tadini 40 (Lungolago)
Tel. 035962780
segreteria@accademiatadini.it
www.accademiatadini.it
Apertura: aprile e ottobre sabato 15-19, domenica e festivi 10-12 e 15-19; maggio-settembre, martedì-sabato 15-19, domenica e festivi 10-12 e 15-19.
Da novembre a marzo la Galleria è aperta al pubblico solo su prenotazione per visite guidate o per lo svolgimento di attività didattica.
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

Uno dei musei più antichi della Lombardia, eretto a partire dal 1820 per volere del conte Luigi Tadini (su progetto di Sebastiano Salimbeni) e inaugurato nel 1828. Molte e notevoli le opere esposte, tra cui dipinti di Giandomenico Tiepolo, Palma il Giovane, Jacopo Bellini, ma il nucleo principale è costituito dai capolavori scultorei di Antonio Canova, come la pregevole Stele Tadini. Due sale sono dedicate a preziose collezioni di porcellane orientali e occidentali; una ricca biblioteca accoglie oltre quattromila volumi. Il secondo piano del palazzo è occupato dal Museo dell’Ottocento, ricco di cimeli del Risorgimento e di ritratti dell’epoca; di particolare rilievo tre tele di Francesco Hayez, fra cui un espressivo Ecce Homo.

BASILICA DI S. MARIA IN VALVENDRA

Via Fratelli Pellegrini
Tel. 035962178 (Infopoint Alto Lago d'Iseo)
Apertura: orari variabili, consultare il sito www.visitlakeiseo.info

Sul lungolago, dominato dalle facciate di numerose ville e dimore, prospetta il notevole palazzo neoclassico che ospita la Galleria dell’Accademia Tadini, al cui interno sono conservati importanti dipinti, porcellane e alcune preziosissime opere di Antonio Canova. Principale luogo di culto della cittadina lacustre è la basilica di S. Maria in Valvendra, eretta a partire dal 1473 e consacrata nel 1520. A un esterno molto semplice contrappone un ricchissimo interno a tre navate, suddiviso da dodici colonne, vero e proprio trionfo del classicismo rinascimentale lombardo con qualche influenza veneziana. Numerose le opere d’arte da segnalare: le ante dell’organo dipinte all’interno dal pittore bresciano Alessandro Bonvicino detto il Moretto, con i santi Faustino e Giovita a cavallo, il coro ligneo cinquecentesco, l’altare maggiore ricco di sculture e marmi policromi della bottega dei Fantoni di Rovetta.

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