Tappa 1

Lago di Comabbio

INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA
Via Luigi Sacco 11
Varese
www.comune.varese.it/infopoint-varese
www.vareselandoftourism.com

La formazione del piccolo bacino di origine glaciale che si estende sulle colline ai piedi delle Prealpi Varesine risale a circa quindicimila anni fa, in seguito al ritiro del ghiacciaio del Verbano. Del braccio d’acqua che originariamente lo univa al lago di Varese, resta il ricordo nella palude Brabbia, antica torbiera ora riserva naturale protetta con sentieri e punti di osservazione per gli appassionati del birdwatching. Sorprendente è la varietà di piante acquatiche che popolano le rive del lago in un alternarsi di canneti, cariceti e lamineti tipici degli ambienti palustri, dove cresce una vegetazione galleggiante che annovera bianche ninfee e castagne d’acqua, fiori di loto e giaggioli acquatici. Molto ricco è anche il patrimonio ittico, con specie autoctone come il pesce persico, ora minacciate da altre specie molto invasive, tra cui il carassio e il siluro. Appena imboccata la pista ciclabile di 12 chilometri che segue la sponda del lago, orlata di canneti e piante esotiche, si avvistano i primi uccelli acquatici: folaghe, aironi, cormorani, cigni e germani reali che si avvicinano alla riva senza alcuna paura. La ciclabile zigzaga tra la riva del lago, i campi e i boschi, dispensando bucoliche vedute di paesini adagiati sulle sponde e incorniciati dalle montagne. Infine s’imbocca la pedana di legno sospesa sul lago per un’ultima volata a pelo d’acqua circondati da una natura maestosa e regale.

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