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Via Vittorio Veneto 23

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Adagiata sul delta del torrente Pioverna che scende dalla Valsassina e, prima di immettersi nel lago, compie un precipitoso salto (l’orrido) alle spalle dell’abitato, pareti rocciose sullo sfondo, Bellano è la cornice delle storie di Andrea Vitali che dipana il suo immaginario creativo tra le sponde lariane e le strette vie di impianto medievale con dimore patrizie dai portali in pietra, corti, scale in pietra viva, stemmi araldici. Nel cuore della parte più antica e tipica del borgo, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, piazza San Giorgio, la chiesa dei Santi Nazario e Celso cattura l’attenzione con la sua facciata gotica a fasce alternate di pietra nera di Varenna e bianca di Musso, sulla quale spicca il grande rosone in terracotta smaltata di verde. Costruita tra il 1342 e il 1350 in sostituzione della precedente travolta dallo straripamento del Pioverna, custodisce al suo interno a tre navate cinquecenteschi affreschi di scuola lombarda e della scuola di Bernardino Luini. Della chiesa di S. Marta, nella piazzetta adiacente, si ha notizia nel 1455, allorché era la sede della Confraternita dei Disciplini. Molto rimaneggiata nel XVIII secolo, cela al suo interno una bella decorazione a stucco e a fresco, datata 1532, e un cinquecentesco gruppo ligneo di nove figure raffigurante il “Compianto su Cristo morto”, notevole opera di Giovan Angelo del Maino.