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Marche

Val Marecchia. La riserva dei due Sassi

Itinerario

Val Marecchia. La riserva dei due Sassi

in collaborazione con Touring Club Italiano

Come le prue di due navi colossali, gli speroni rocciosi del sasso Simone e del sasso Simoncello, protetti dal parco omonimo, si staccano dai colli della val Marecchia e guidano alla scoperta della riserva, del suo paesaggio e delle sue tradizioni. Si parte da Pietrarubbia, piccolo borgo nel cuore dell’area protetta in cui Arnaldo Pomodoro ha lasciato il suo segno distintivo. Attraverso la montagna si scende poi a Pennabilli, il cui stesso nome comprende la parola “penna”, che indica gli speroni rocciosi. Lungo la strada che s’inoltra nella foresta si può scegliere quale dei due sentieri seguire fino alle vette dei Sassi, entrambi meta di splendide passeggiate, aperte sul panorama al confine tra le Marche e la Toscana.

Nel paesaggio delle colline del Montefeltro, composto da dolci rilievi di rocce argillose, di quando in quando s’innalzano dei grandiosi blocchi chiari di roccia calcarea, portati alla luce nel corso dei secoli dall’azione erosiva della pioggia. Le “penne” – questo è il loro nome nella tradizione locale – sono speroni isolati tipici di questa zona, e i sassi Simone (1204 m) e Simoncello (1221 m) sono i più imponenti e vistosi, con le loro pareti bianche che si staccano di colpo dal verde profondo della foresta. Un’antica leggenda vuole che il sasso principale debba l’origine del suo nome a un eremita venuto dall’Oriente, chiamato appunto Simone, che stabilì qui il suo isolato ritiro spirituale. Non è difficile capire perché il saggio anacoreta avesse scelto questo luogo così maestoso, vicino al cielo. L’area dei due sassi e del vicino monte Carpegna, per i suoi valori naturalistici e per la rarità e conservazione del paesaggio, è tutelata da un parco in territorio emiliano e da una confinante riserva in Toscana. La zona, dominata dalle foreste e dai sassi, offre la possibilità di conoscere un ambiente isolato e solitario, dove di colpo, salendo di quota, i paesaggi si aprono su panorami ampi e silenziosi. Nel Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello una fitta rete di sentieri ben segnalati consente di raggiungere la sommità dei sassi scegliendo di camminare tra prati, pascoli, un’estesa cerreta o all’ombra dei pini e degli abeti che costituiscono la fitta Foresta demaniale del monte Carpegna (si raccomandano calzature adatte alla montagna e attrezzatura adeguata). Nel mentre, si incontreranno borghi perfettamente conservati, come Pennabilli, che tutelano gelosamente le loro tradizioni culturali e gastronomiche.

 

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