Loreto. Santuario d'arte e fede
Itinerario
Loreto. Santuario d'arte e fede
Un colle tra il mare e i dolci campi marchigiani, la leggenda di una casa volante, i migliori artisti del passato: ci sono tutti gli elementi perché il Santuario di Loreto sia divenuto uno degli epicentri della spiritualità europea. Visitarlo è come sfogliare un manuale di storia dell’arte, soffermandosi sulla preziosità dei decori e al tempo stesso lasciandosi intenerire dagli umili muri della casa in cui si dice che Gesù abbia vissuto a Nazareth e qui trasferita. Il passato spirituale e artistico di Loreto si approfondisce nel Museo Pontificio Santa Casa: ci si aggira tra ceramiche da farmacia, arazzi fiamminghi e arredi liturgici, e si resta conquistati dai dipinti di Lorenzo Lotto, artista veneziano del Cinquecento, che proprio in questo luogo trascorse gli ultimi intensi anni di vita. Altri suoi capolavori si scoprono nella Pinacoteca Civica di Recanati, dove ci si emoziona davanti alla Vergine un po’ impaurita dell’Annunciazione; nella Chiesa di San Domenico a Cingoli, dove spicca una rutilante Madonna del Rosario; a Mogliano con un’intensa Assunzione della Vergine in Santa Maria di Piazza e infine a Monte San Giusto, dove la Chiesa di Santa Maria della Pietà in Telusiano custodisce una sconvolgente Crocifissione.
Immergersi in questo borgo che ruota tutto intorno al Santuario ed emana intensa spiritualità è un’esperienza da compiere almeno una volta nella vita. Ancor prima di arrivare, si è catturati dal colpo d’occhio della Basilica fortificata, alta, imponente e coronata da una cupola maestosa. In Piazza della Madonna ci si sente avvolti dall’abbraccio della Basilica e del Palazzo Apostolico: nella Chiesa ci si perde nei secoli dell’arte e si resta stupiti davanti al rivestimento marmoreo della Santa Casa, capolavoro di scultura rinascimentale, scoprendo al suo interno gli spogli muri della casa di Gesù a Nazareth, che gli angeli avrebbero trasportato in volo dalla Terrasanta. All’ombra della Basilica visse gli ultimi, tormentati anni della sua esistenza il pittore Lorenzo Lotto, lasciando capolavori che oggi fanno bella mostra nel Museo Pontificio Santa Casa. Il suo itinerario umano e artistico si approfondisce a Recanati, ammirando un nutrito corpus di opere nella Pinacoteca Civica. Tra queste, il Polittico di San Domenico fonde la perfezione dei volti alla precisa scatola prospettica, la Trasfigurazione emana misticismo e studiato arcaismo di forme e colori e l’Annunciazione intenerisce e stupisce per la perfetta mescolanza di intimità e sacralità. Nella deliziosa Cingoli, nel cuore delle colline marchigiane, ci si perde nei mille dettagli della Madonna del Rosario: i quindici medaglioni che spiegano i Misteri mariani sono quadri nel quadro, da ammirare a uno a uno. E se l’Assunzione della Vergine di Mogliano è intrisa di zelo controriformistico, la Crocifissione di Monte San Giusto era considerata dal grande storico dell’arte Bernard Berenson la più alta rappresentazione rinascimentale della tragedia sul Golgota, oltre che il capolavoro dell’artista.