Tappa 4

Madonna del Rosario (Cingoli)

Palazzo comunale
Piazza Vittorio Emanuele II
Condizioni di visita: ingresso a pagamento su prenotazione

Tra i borghi più caratteristici della regione, Cingoli, immerso in un paesaggio di colline, boschi e campi coltivati, si è guadagnato l’appellativo di “balcone delle Marche” per le superbe vedute che si spingono dal Conero ai Monti Sibillini. La località è certificata Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. Nell’abitato, racchiuso da mura, si respira un’atmosfera quieta e gradevole, con palazzi nobiliari rinascimentali e diverse chiese medievali, spesso restaurate in età barocca e purtroppo gravemente danneggiate dal sisma del 30 ottobre 2016. Tra esse, la chiesa di San Domenico, che la tradizione vuole fondata dal predicatore stesso ai primi del XIII secolo, è oggi inagibile. Nel 1539 vide la collocazione sull’altare maggiore della grande tela con la Madonna del Rosario di Lorenzo Lotto, oggi custodita nella sala degli Stemmi del Palazzo comunale. Alta quasi 4 metri, è un’opera molto articolata e ricca di simbologie. Il roseto che occupa circa la metà della tela ospita quindici medaglioni raffiguranti i Misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi del culto mariano del rosario. In primo piano, separata dal roseto da un muro, si svolge una Sacra Conversazione tra la Vergine in trono col Bambino, in posizione sopraelevata, e gli altri santi. Tra essi San Domenico, che riceve il rosario dalle mani stesse della Madonna, ed Esuperanzio, patrono di Cingoli, che offre un modellino della città; a sinistra, in piedi, la Maddalena riccamente abbigliata e Vincenzo Ferrer; a destra Caterina da Siena e Pietro da Verona con la mannaia con cui subì il martirio conficcata in testa. Sotto il trono, un piccolo Giovanni Battista indica il cugino, tra due putti che lanciano petali di rose in onore della Vergine.

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