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Lazio

Monte Soratte. Eremi con vista

Itinerario

Monte Soratte. Eremi con vista

in collaborazione con Touring Club Italiano

L’intero Lazio settentrionale si stende ai piedi di chi raggiunge la vetta del monte Soratte. Dopo una piacevole salita a piedi che parte dal borgo di Sant’Oreste, con vedute d’eccezione sull’imbocco del gigantesco abisso naturale di Santa Lucia, si supera l’antico eremo che porta lo stesso nome, divenuto un monastero nel ‘600. Finalmente giunti alla chiesa dedicata a San Silvestro, sulla cima del monte, si può sostare ad ammirare il paesaggio che abbraccia i monti della Sabina che sfumano nella valle del Tevere e, a occidente, lo specchio del lago di Bracciano che brilla sotto il sole.

Quando si guarda la sagoma del monte Soratte da nord sembra di scorgere il profilo di un volto umano. La montagna non è particolarmente alta, ma all’occhio di chi ammira il panorama appare molto più imponente, sia perché è isolata in un paesaggio di dolci colline, sia perché la sua sommità è composta da rocce di calcare chiaro, che spiccano al di sopra del verde intenso dei boschi. Mentre si osservano questi panorami isolati e aspri, citati anche da grandi poeti latini come Orazio e Virgilio, si cammina ripercorrendo i passi di monaci e asceti che nei secoli scelsero il monte come rifugio spirituale e ritiro sicuro dai pericoli del mondo. Si ammirano i resti degli eremi e delle cappelle più antiche, su cui sorsero poco alla volta delle nuove cappelle e delle piccole chiese. Saliti infine sulla vetta, accanto all’antica costruzione dedicata a San Silvestro, si può dominare un panorama che si apre a 180 gradi sul Lazio settentrionale: si abbracciano con lo sguardo i colli e i borghi arroccati della Sabina e il grande specchio del lago di Bracciano, superati dalle curve e dai meandri che il Tevere percorre sul fondo della sua ampia valle. Il monte Soratte è protetto da una riserva naturale e, per raggiungere gli eremi panoramici e la vetta è necessario lasciare l’auto e salire a piedi dal borgo montano di Sant’Oreste, lungo un’antica strada selciata, scoprendo poco alla volta, passo dopo passo, una vista eccezionale che lascia ancora oggi senza fiato.

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