Il Metapontino. Tra spiagge, archeologia e borghi
Itinerario
Il Metapontino. Tra spiagge, archeologia e borghi
La “California del Sud”. Questo l’appellativo che si è guadagnato il Metapontino, grazie alla riforma agraria che negli anni ’50 del Novecento ha regalato a questa terra campi coltivati, case coloniche, orti e frutteti. Il territorio di cui stiamo parlando si estende per 800 km2 in tre regioni: Puglia, Calabria e, soprattutto, Basilicata. A coinvolgere questo itinerario è proprio il Metapontino lucano, che va da Metaponto a Marina di Pisticci e comprende l’entroterra compreso tra i fiumi Basento e Agri. Un percorso fatto di una grande varietà paesaggistica e culturale che tocca borghi ricchi di storia, archeologia, oltre a patrimoni naturali e balneari di rara bellezza. Si parte da Metaponto, si sale a Bernalda con la superstrada Basentana, ovvero la SS 407, e si prosegue per Montalbano Jonico, con una dovuta deviazione a Pisticci, arroccato su un colle. Dopodiché si può tornare sui propri passi e raggiungere prima Montalbano Jonico e infine Scanzano Jonico percorrendo la SS 106 verso Bari. Sarà subito chiaro agli occhi dei visitatori che tutti questi
La regione del Metapontino si estende per circa 800 km2 e coinvolge per la maggior parte la Basilicata e per qualche tratto Puglia e Calabria. Questo itinerario, tuttavia, si sofferma sui principali punti di interesse lucani. Qui, il Metapontino è caratterizzato da spiagge sabbiose, fondali bassi e mare cristallino, ma anche da vaste aree verdi e riserve naturali come quella di Policoro e Metaponto. Ci sono anche i fiumi Cavone, Bradano, Basento, Agri e Sinni che sfociano tutti nel Mar Ionio e i famosi calanchi. Poi, importanti e antichissimi siti archeologici. Questo perché il Metapontino venne popolato sin dall’VIII secolo a.C. dai greci, che sul suo suolo costruirono ville, santuari, teatri, necropoli e templi. Nel borgo di Metaponto, infatti, è possibile visitare i resti dell’antico agglomerato di Metapontum, con tanto di area sacra, ma anche il Museo archeologico nazionale di Metaponto che conserva i documenti e le testimonianze delle civiltà che hanno abitato l’area secoli addietro. La seconda tappa, Bernalda, accoglie in sé edifici antichi come il Castello Aragonese, un lido, e grandi spazi verdi. Ci si addentra poi verso Pisticci, arroccata su un ripido colle e circondata dai calanchi, particolari e suggestive conformazioni del terreno dovute al suolo argilloso e soggetto a frane. Frane che hanno scosso più volte il borgo. Con Montalbano e Scanzano Jonico ci si avvicina alle spiagge e al verde delle riserve: al primo, ad esempio, appartiene la Riserva calanchiva di Montalbano, con ricche fauna e flora.