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Abruzzo

Aielli. Borgo d'arte e di stelle

Itinerario

Aielli. Borgo d'arte e di stelle

in collaborazione con Touring Club Italiano

Ci sono luoghi che rimangono nell’ombra per secoli. Come quei borghi di provincia dell’entroterra appenninico, segnati da terremoti passati, che subiscono l’abbandono e lo spopolamento. Poi, nel giro di pochi anni, risorgono dalle ceneri e diventano campi gravitazionali. È il caso di Aielli, silenzioso e minuscolo (alla conta degli abitanti non si arriva a 1500) paese inserito nel Parco naturale regionale Sirente Velino, ottimo riferimento per i biker dotati di buona tecnica, e affacciato sulla piana del Fucino. Oggi il borgo è simbolo di una rinnovata coloratissima vitalità, trovata grazie all’arte e all’iniziativa collettiva. Nel 2017 è nato Borgo Universo, uno straordinario esempio di come la street art possa essere veicolo di innovazione, cultura e rigenerazione urbana. Epicentro del progetto è stata la “Torre delle Stelle”, che oggi ospita l’osservatorio astronomico più alto dell’Italia centrale.

Protetto dal Parco naturale regionale Sirente Velino, con i suoi crinali, le gole rocciose, i pianori carsici, le faggete, le pareti straordinarie e una serie di itinerari ciclabili e pedonali, Aielli sta su, adagiato su uno sperone roccioso, e guarda dall’alto la piana del Fucino, quell’orto gigante che fu un lago e che circa un secolo e mezzo fa fu prosciugato, bonificato e trasformato in campagna fertile che regala prodotti eccellenti come la carota e la patata del Fucino Igp. Oggi, dal satellite, l’avvallamento appare come una enorme e ordinatissima scacchiera di campi coltivati, con tutte le sfumature cromatiche che può offrire la terra. Insomma, Aielli da sempre si circonda di una natura terrena potente, ma ha anche un legame strettissimo con l’Universo, dovuto a Filippo Angelitti, illustre astronomo nato qui nel 1856. La torre medievale che si erge sul punto più alto del paese - voluta da Ruggero, Conte di Celano, nel 1356 – nel 2002 ha cambiato nome in Torre delle Stelle ed è stata trasformata un qualificato osservatorio astronomico con annessi un Museo del Cielo, una biblioteca scientifica specializzata e un planetario in grado di proiettare 3000 stelle su una cupola di 6 metri di diametro. Nonostante queste skills, Aielli per lungo tempo è rimasto nascosto, ammantato di quell’atmosfera tipica dei borghi sperduti e desolati. Il borgo – che si divide in due nuclei, Aielli Stazione più in basso e Aielli Alto – fino a qualche anno fa era fatto di case con intonaci scrostati e un po’ impregnate della tristezza lasciata dal sisma del 1915, una devastazione da cui il paese ha faticato a riprendersi. Sembrava quasi un paese fantasma. Poi, nel 2017, è germogliato Borgo Universo, un progetto di riqualificazione che ha dato linfa al paese, con la realizzazione di alcuni murales che hanno suturato le ferite lasciate dal terremoto. Dal progetto di rigenerazione urbana è fiorito poi il festival di street art, musica, performance e astronomia che ogni anno in estate propone una densa line up di eventi. Così, a colpi di bombolette, pennelli e stencil, dj-set e spettacoli Aielli ha ripreso colore e vivacità.

 

 

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