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È nato timidamente nel 2017 e l’hanno chiamato Borgo Universo, per quel legame a doppio filo tra Aielli e l’astronomia. Un progetto volto a indagare e a valorizzare il territorio attraverso l’arte murale. I 40 murales (finora, perché ogni anno aumentano) che hanno rigenerato Aielli ricucendo le ferite nel cemento e nella pietra, portano le firme dei più celebri street artist della scena internazionale e sono tutti in stretta connessione con il tema astronomico e con la storia e le tradizioni di Aielli. Da Aielli Stazione ad Aielli Alto si susseguono opere più o meno colorate, che uniscono alla piacevolezza dell’estetica significati storici, astronomici, letterari e introspettivi. Ad Aielli Stazione Valeria Iozzi, con l’opera Chi resta, chi va ha dipinto una Madre terra che si eleva dalle montagne aiellesi, che accoglie e scuote gli abitanti del borgo, che come rondini, partono e fanno ritorno. L’artista spagnola Conxi Sane, con La Porta, riflette sulla conoscenza e la cura di sé, una chiave per aprirsi all’incontro sano e costruttivo con gli altri. Ad Aielli Alto, su corso Interno, le geometrie multicolor dell’Illuminary Palace di Okuda San Miguel, opera inserita tra i 55 murales più belli del mondo. Su via Diaz, Millo invita a sollevare la superficie grigia e caotica della vita quotidiana per scoprire la profondità dell’universo. In via Giungeto c’è lo stile festoso e variopinto di Matlakas, che racconta attraverso ogni simbolo dipinto l’esperienza vissuta tra le strade del paese. Di fianco alla Torre delle Stelle ci sono Fontamara, la trascrizione manuale integrale dell’opera novecentesca omonima di Ignazio Silone ¬– a produrla ci ha pensato Alleg, aiutato da Sbrama, EmaJons e dall’intera comunità aiellese –, e De-Sidero, di Gio Pistone, figure oniriche che aiutano a immaginare le costellazioni dell’emisfero celeste australe non visibili da qui. La spagnola Marina Capdevilla con il suo Nonna a la fresca in via di Fonte omaggia le nonne e le signore di Aielli, che popolano e rallegrano i vicoli e gli usci delle case con le loro chiacchiere e i loro sguardi.