Treviso
IAT Treviso
Piazza Borsa 4
www.visittreviso.it
Treviso, città d’acqua definita dalla cerchia delle mura veneziane, dal corso del Sile e dai canali che diramano dal Botteniga a nord ricongiungendosi nel Sile a sud. Se l’intricata topografia medievale, il tessuto unitario di palazzi con tracce di affreschi tardogotici o rinascimentali, le vie porticate, gli archi trilobati che parlano di un Oriente venuto dalla Laguna definiscono una qualità urbana piacevolissima e intensa, mai sfarzosa, è l’intrico di canali che percorrono la città, definendo il reticolo di calli e vicoli del centro storico, a conferirle grande fascino. Primo tra tutti il Canale dei Buranelli, incantevole colpo d’occhio della città antica, con ponticelli, mulini, dimore di varie epoche storiche che si specchiano nell’acqua, dove si riversano le fronde dei salici piangenti. Non manca certo di fascino la Pescheria, «... situata in un’isoletta del Càgnan, frondosa di castagni… galleggiante sulle acque», secondo la narrazione del trevigiano Giovanni Comisso. Con fondamenta in pietra d’Istria e parapetti in ghisa è lì, in mezzo alla corrente del Càgnan Grande, dalla metà dell’Ottocento, occupata dal mercato del pesce, il principale di Treviso, il più tipico nel mondo. Alla confluenza del Càgnan Grande nel Sile, in uno scorcio anche storicamente suggestivo perché pare corrispondere al nucleo primitivo della Treviso paleoveneta, l’eclettico Ponte Dante è stato eretto nel 1865 per celebrare il Sommo Poeta, a seicento anni dalla sua nascita. Perché Dante a Treviso c’è stato, e di certo non l’ha lasciato indifferente lo spettacolare scenario disegnato dal Sile se, nel IX canto del Paradiso, ne fa menzione: «Là dove Sile e Cagnan s’accompagna». Il verso e l’inconfondibile profilo dantesco sono stati incisi sulla stele rettangolare, in stile neoclassico, che campeggia sul ponte. Treviso, città gentile con considerevoli episodi d’arte, città d’acqua colta ed elegante, città dagli scorci pittoreschi e dalle suggestioni antiche, città dalla ricca vegetazione che si riflette nelle sue acque e riempie di superbia i giardini delle sue storiche dimore.