Tappa 3

Susegana

BORGOLUCE
Località Musile, 2
Tel. 329 9029606
www.borgoluce.it

Borgoluce è un'azienda agricola e agrituristica produttrice di molte delle eccellenze di questo territorio. Sono da provare la sopressa (salume a base di carne suina prodotto in quasi tutta la regione) e la farina per polenta ottenuta da mais biancoperla. L'azienda dispone anche di un'osteria dove fermarsi per un piacevole ristoro.

Scheda Tematica - Mais biancoperla
Tutta la storia gastronomica di questa regione è legata fortemente a un piatto fondamentale quale la polenta. Nella patria del mais marano, comunemente, quando si parla di polenta si intende la polenta gialla. Eppure, fino al secondo dopoguerra, nel Polesine, nel Trevigiano e nel Veneziano si cucinava soprattutto una polenta bianca. Considerata di maggior pregio, divideva geograficamente la pianura e la collina dalla montagna, dove era diffusa quella gialla, più rustica e più adatta alle condizioni agronomiche e pedologiche.
Il mais utilizzato è il biancoperla, una popolazione locale acclimatatasi in questa parte della pianura veneta da tempo: Giacomo Agostinetti, agronomo di Cimadolmo, nei suoi Cento e dieci ricordi che formano il buon fattor di villa, editi a fine Seicento, segnala la presenza diffusa di un sorgoturco bianco, specie nei “quartieri della Piave”. La sua massiccia diffusione si colloca nella seconda metà dell’Ottocento, grazie anche alla sua maggiore conservabilità. Le pannocchie sono affusolate, allungate, con grandi chicchi bianco perlacei e brillanti, vitrei, si ricava la polenta bianca detta anche “di Treviso”, fine, delicata e saporita. Nel 1950 si contavano oltre 50 mila ettari di coltivi.
La polenta bianca si accompagnava a diversi piatti e nelle campagne si usava consumarla con il latte freddo, ottenendo una sorta di semolino: i patugoi o pestarei nell’area collinare e pedemontana, i tacoi della pianura. Ideale e insuperabile il suo abbinamento con i piatti di pesce povero di fiume e di laguna: marson, schie, moeche, masenete, gamberi, baccalà nelle sue diverse preparazioni. Sono quasi fattori di identità culturale, specie nelle aree collinari, due piatti: polenta e speo, polenta e osei. Eppure il mais bianco ha rischiato seriamente l’estinzione. 

MUSEO DELL'UOMO
Via Barriera, 35
Tel. 0438 738610-331 9358161
Aperto domenica (14.30-17.30), su prenotazione lun-sab (9.00-12.00/15.00-18.00)
www.museouomosusegana.altervista.org
Sulla sommità di una collina, in una bella casa colonica completamente ristrutturata questo museo racconta la vita rurale di un tempo attraverso un'ampia collezione di oggetti oggi superati ma di fondamentale importanza per i contadini di qualche decennio fa.

MALIBRÀN DI MAURIZIO FAVREL
Via Barca II, 63
Tel 0438 781410
www.malibranvini.it

L’azienda Malibràn nasce e resta a conduzione familiare. Nella prima metà del Novecento nonno Gregorio decide di spostare la proprietà da Col San Martino a Susegana. Successivamente, papà Girolamo prosegue l’attività, occupandosi soprattutto della parte agronomica; continua a seguire l’azienda anche dopo l’arrivo del giovane Maurizio che oggi la conduce con piglio deciso. Accanto al Prosecco classico, Malibràn produce anche un'etichetta – Sottoriva Col Fondo – seguendo il tradizionale metodo della rifermentazione in bottiglia, un Boschera Colli Trevigiani Igt, un Rosé Spumante Brut.

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