Bosco di San Francesco
Complesso benedettino di S. Croce
via Ponte dei Galli
Di fianco alla facciata della Chiesa Superiore, una cancellata apre al Bosco di San Francesco, luogo caro alle riflessioni mistiche del Santo, dalla curata vegetazione fatta di terreni boschivi, campi coltivati e uliveti. Percorrendo il sentiero che lo attraversa in un paesaggio di pace e silenzi, si scorgono la chiesetta romanica di Santa Croce, un monastero di Benedettine, un antico mulino e, in un’ampia radura, la torre trecentesca che è punto di osservazione privilegiato del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. L’opera, realizzata in situ, è composta da un sinuoso doppio filare di 121 olivi disposti a formare il segno dell’infinito a tre cerchi: il mondo naturale, il mondo artificiale e, al centro, il mondo della sintesi e dell’equilibrio cui l’umanità deve tendere per garantire la sua stessa sopravvivenza. Il monito del maestro Pistoletto è chiaro: come San Francesco, bisogna vivere nel rispetto della natura sentendosene parte e mai padroni.