Tappa 1

Borgo San Lorenzo

BORGO SAN LORENZO

Info Point Turistico
Villa Pecori Giraldi 
Piazzale Lavacchini 1
villapecorigiraldi@gmail.com
www.mugellotoscana.it 
L’itinerario liberty nel cuore del borgo può partire dalla Pieve di San Lorenzo, luogo di culto romanico, impreziosito da una pittura absidale di Galileo Chini raffigurante Cristo tra i Santi Lorenzo e Martino (1906), in una riuscita fusione tra iconografia medievale e istanze moderne. All’esterno della Chiesa il tabernacolo di San Francesco, realizzato nel 1926 in occasione del settimo centenario della morte, venne prodotto dalle Fornaci San Lorenzo e vede il Santo circondato dai suoi attributi consueti, dipinti o realizzati in ceramica. Proprio di fronte, il Palazzo del Podestà, attuale sede della Biblioteca Comunale, è un sobrio edificio di metà XIII secolo, danneggiato dal terremoto del 1919 e restaurato a partire dal 1937 da Dino Chini, che rifece quasi integralmente le parti pittoriche, in particolare gli stemmi dei podestà nella sala d’ingresso. Si visita infine il Municipio, inaugurato nel 1931, ammirandone la scenografica scalea e la Stanza del Sindaco, interamente decorata da Tito Chini con uno spettacolare pavimento a piastrelle bianche e rosse, pitture murali e vetrate in stile liberty. Tutto l’apparato decorativo del Municipio – vetrate, ceramiche, lampade – venne progettato ed eseguito dalle Fornaci San Lorenzo.

CHINI MUSEO (BORGO SAN LORENZO)
Villa Pecori Giraldi, piazzale Lavacchini 1 
www.chinimuseo.it
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

Il Museo della Manifattura Chini è ospitato nella Villa Pecori Giraldi, un’interessante dimora a due piani di sapore rinascimentale ampiamente restaurata nel corso dei secoli, sormontata da una torre merlata. La villa porta le inconfondibili tracce dei Chini, dinastia di pittori e artigiani che, a partire dalla metà del XIX secolo, decorarono e trasformarono la residenza, orientandola verso un gusto spiccatamente liberty. Il Chini Museo, completamente rinnovato nel 2019, raccoglie ceramiche, maioliche e altri complementi usciti dalle Fornaci San Lorenzo, fondate nel 1906 da Galileo Chini e suo cugino Chino Chini, rimaste attive fino alla fine del 1943, quando lo stabilimento venne distrutto da un disastroso bombardamento aereo. Al pianterreno si percorre la serie delle stanze affrescate dai Chini e impreziosite da ceramiche: spiccano la Sala degli Stemmi e quella del Caminetto Grande. Oggi è diventata sede della sezione Chini Contemporary, dedicata a esposizioni di arte contemporanea. Un’elaborata scala elicoidale conduce al piano superiore, che espone le collezioni vere e proprie: elementi decorativi per l’architettura (piastrelle, pannelli, tegole e simili) dai deliziosi motivi floreali e animali, un tipico salottino borghese di primo Novecento, le incantevoli produzioni dell’“Arte della Ceramica”, la manifattura impiantata a Firenze da Chini prima della fabbrica locale. Si percorrono infine alcune sezioni dedicate ai pezzi tipici della produzione: le vetrate, i recipienti in grès, le maioliche e le grandiose lunette

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