Museo Manzoniano - Villa Manzoni (Lecco)
Via Don Guanella 1
museilecco.org
Condizioni di visita: ingresso a pagamento, visite guidate a pagamento La dimora lecchese dei Manzoni, oggi divenuta museo, era un tempo inserita in una tenuta agricola coltivata a gelsi e vigneti. Dei suoi caratteri di villa padronale conserva lo stile neoclassico; del suo passato rurale testimoniano, nei sotterranei, le cantine con il torchio per l’uva. Camminando tra le sale ottocentesche, stupisce pensare che quest’austera dimora sia stata l’incubatrice di una fantasia tanto fervida quanto rigorosa, capace di coniugare colpi di scena e avvenimenti storici realmente accaduti nella Lombardia del XVII secolo (periodo in cui è ambientata la vicenda del romanzo), con le disavventure amorose di due giovani fidanzati. Un vero e proprio enigma è la descrizione dei paesaggi, talmente dettagliata da aprire fra gli studiosi un erudito dibattito sulla loro veridicità. Molte inquadrature si riconoscono nei quadri e nelle stampe d’epoca esposti al museo. Il caso della topografia manzoniana è iniziato subito dopo la prima pubblicazione del romanzo (1827), tanto da scomodare un intellettuale come Goethe, secondo il quale «a rendere i Promessi Sposi un libro straordinario era il fatto che la vicenda si svolgesse in luoghi molto belli, quelli del Lago di Como, e così intimamente legati all’autore che vi aveva trascorso la sua giovinezza».