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Cremona

Infopoint
Piazza del Comune 5
Tel. 0372407081
info.turismo@comune.cremona.it
www.turismocremona.it

Rendere eterna la magia della musica: è questa la vocazione della liuteria cremonese, che da più di cinquecento anni attraverso le mani e l’abilità dei suoi maestri liutai dà vita al suono selezionando legni, essenze e resine, e progettando forme e curve di splendidi strumenti ad arco capaci di produrre note e vibrazioni pressoché perfette. Camminando tra le vie di Cremona si comprende come le grandi dinastie dei liutai che sin dal tardo Rinascimento resero celebre la città in tutta Europa – gli Amati, i Guarneri e i celeberrimi Stradivari – abitino ancora qui, e la loro presenza aleggi non solo nei monumenti loro dedicati, ma anche nei musei e nelle istituzioni che tramandano ai posteri i loro infiniti saperi, le loro segrete alchimie. A cominciare dal nuovissimo Museo del Violino, dove le note melodiose dello strumento si ascoltano nell’avveniristico Auditorium Giovanni Arvedi, sintesi perfetta tra ottimizzazione acustica e geometria degli spazi, così come nelle altre dieci sale pervase di profumi, suoni e immagini multimediali. Le emozioni proseguono nelle Stanze per la Musica del Museo Civico “Ala Ponzone”, davanti alle vetrine che accolgono sessanta strumenti a corde dai nomi curiosi e rari costruiti dai più noti artigiani europei tra Seicento e Ottocento: violini e viole d’amore, ghironde, mandolini e persino la celebre chitarra ritratta in un famoso dipinto del maestro impressionista Edgar Degas. L’itinerario si conclude nel centro storico cittadino, visitando qualcuna delle sessanta botteghe che ancora oggi operano nel rispetto dell’antica tradizione artigianale, promuovendo e valorizzando la liuteria Al confine tra terre emiliane e lombarde, Cremona, città della musica d’elezione, con una tradizione liutaria iscritta dal 2012 nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Unesco, lega la sua storia a quella di grandi musicisti come Monteverdi e Ponchielli, ma soprattutto ad Antonio Stradivari, il più grande maestro liutaio di tutti i tempi. Molti luoghi cittadini evocano la sua presenza, come la sua casa-bottega in Corso Garibaldi 57, il Museo del Violino o i monumenti che lo ritraggono in Piazzale Roma e in Piazza Stradivari, sede dell’omonimo Consorzio Liutai. Passeggiando nel centro storico tra i palazzi medievali in mattoni rossi, che al tramonto assumono sfumature arancioni-dorate simili a quelle dei violini, ci si trova al cospetto del settecentesco Teatro Amilcare Ponchielli, tempio della musica concertistica e operistica cremonese, e di Palazzo Pallavicino Aguzzi, che ospita la Scuola Internazionale di Liuteria, frequentata da allievi di tutto il mondo. Una sosta in Piazza del Comune è d’obbligo per ammirare il Duomo e il Battistero medievali e salire in cima al Torrazzo, la torre campanaria di 112 m simbolo della città, da cui lo sguardo può spaziare libero all’orizzonte.ontemporanea cremonese protetta con il marchio “Cremona Liuteria”.

MUSEO DEL VIOLINO
Palazzo dell’Arte, piazza Marconi 5
Tel. 0372080809
info@museodelviolino.orgmarketing@museodelviolino.org
www.museodelviolino.org  
Apertura: mercoledì-venerdì 11-17, sabato e domenica 11-18
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

Un’esposizione modernissima che riunisce in sé le funzioni di museo, auditorium e polo di ricerca. Ad accogliere i visitatori nel piazzale e nell’atrio antistante il Palazzo dell’Arte, ideato nel 1941 dall’architetto Carlo Cocchia, ci sono due sculture contemporanee: Suono d’Acciaio, dello scultore albanese Helidon Xhixha, e L’anima della Musica dello spagnolo Jaume Plensa, una figura umana composta da note musicali che simboleggia la porta d’ingresso all’infinito universo dei suoni. All’interno del museo, dieci scenografiche sale corredate da installazioni multimediali e da un ricco repertorio di strumenti a corde antichi e contemporanei coinvolgono i visitatori in un percorso mozzafiato fatto di musica, profumi, storia, immagini ed emozioni. Nella Bottega del Liutaio (Sala 2) s’imparerà a riconoscere legni e vernici, resine e colle, e a ricordare quante e quali parti compongono un violino. Nello Scrigno dei Tesori (Sala 5) ci si troverà invece al cospetto dei più importanti strumenti dei maestri classici cremonesi, gli Amati, i Guarneri, e il capolavoro assoluto di Antonio Stradivari, il magnifico violino “Cremonese” del 1715. Nella sala d’ascolto è possibile assistere a spezzoni di concerti memorabili eseguiti da violinisti di tutto il mondo, mentre nell’auditorium progettato dagli architetti Palù e Bianchi si può assistere dal vivo alle prove degli spettacoli in corso, vivendo attimi d’intensa e indimenticabile poesia. Le eccellenze della liuteria contemporanea sono in mostra nella Sala 8, che raccoglie gli strumenti premiati nei concorsi della Triennale Internazionale di Liuteria di Cremona, organizzati dal 1976 a cura della Fondazione Stradivari.

MUSEO CIVICO ALA PONZONE - LE STANZE PER LA MUSICA (CREMONA)
Via Ugolani Dati 4 
Tel. 0372407770
museo.alaponzone@comune.cremona.itmuseoalaponzone.biglietteria@comune.cremona.it
musei.comune.cremona.it  
Apertura: martedì-venerdì 14-18, sabato e domenica 10-18
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

La Collezione Carlo Alberto Carutti esposta nelle Stanze per la Musica del Museo Civico “Ala Ponzone”, allestito nel cinquecentesco Palazzo Affaitati, è un unicum di rarità ed eccellenza nel campo musicale. Si compone di oltre sessanta strumenti a corde realizzati tra il XVI e il XIX secolo dalle principali dinastie di liutai attive in Europa, fra cui figurano i nomi di Voboam, Fabricatore, Guadagnini, Pons, Panormo e Stauffer. Oltre a originali esemplari di violini, viole, viole d’amore, pochettes e ghironde, si ammira un ampio repertorio di strumenti a corde pizzicate, fra cui chitarre, english-guitars, mandolini e liuti. Le ultime preziose acquisizioni del museo sono un mandolino scampato a un campo di prigionia inglese durante la Grande Guerra e un violino le cui dolenti note hanno accompagnato i prigionieri della Shoah in un lager nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.

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