Cascata dell’Acquacheta (Portico e San Benedetto)
CENTRO VISITA PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI
Viale Acquacheta 6
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Un percorso di facile accessibilità conduce tra boschi intrisi di pace e misticismo alla cascata dell’Acquacheta, la cui orrida bellezza ispirò alcuni versi di Dante nel XVI canto dell’Inferno. Dalla partenza del sentiero 407, visibile sulla sinistra del primo tornante della strada per Poggio (dove si posteggia), si cammina per circa 1 ora e mezza prima di arrivare di fronte al vertiginoso salto d’acqua in discesa libera. Quando in estate la portata d’acqua si riduce, lo spettacolo della natura si fa più emozionante nella vicina cascatella del torrente Lavane, che precipita in picchiata su un incantevole specchio d’acqua contornato da rocce, quasi una piscina naturale dal colore verde intensissimo. Proseguendo per un’altra mezz’ora, si arriva alla piana e agli edifici diroccati dei Romiti, dove una croce indica il punto in cui sorgeva l’eremo. Prima di imboccare la via del ritorno, è possibile avvicinarsi con cautela allo sperone roccioso chiamato nella tradizione locale “letto di Dante”, da cui ha origine il salto della grande cascata. Dall’alto, la tavolozza di verdi che compone l’oscura e grandiosa valle dell’Acquacheta è uno spettacolo da brividi.
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