Parco Archeologico di Aeclanum (Mirabella Eclano)
Via Nazionale delle Puglie SS90
Parco Archeologico di Aeclanum
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Condizioni di visita: ingresso gratuito
Selvaggio e panoramico, il sito archeologico si trova in un contesto ameno. È il luogo ideale per passeggiare nel verde, percorrendo tre brevi tratti di strada lastricata sui quali si affacciano i resti di antichi edifici in mattoni e pietra calcarea, tra cui alcune abitazioni e botteghe, e la grande struttura che ospitava le terme. Ben conservati sono anche alcuni tratti di mura in opus reticulatum. Queste imponenti strutture raccontano la storia di una città fondata dai Sanniti nel III secolo a.C., conquistata dai Romani nell’89 a.C. e abitata per altri mille anni prima del suo definitivo abbandono. Durante il periodo romano la città fu municipium e venne iscritta alla tribù Cornelia. Ottenne notevoli vantaggi grazie alla posizione strategica allo snodo fra importanti assi viari: la Via Appia Traiana, che collegava Roma con i porti della costa pugliese; la Via Herdonitana, anch’essa diretta all’Apulia passando però per la città di Herdoniae; la Via Aurelia Aeclanensis, che conduceva a Aequum Tuticum. Aeclanum ebbe possenti mura e ottenne notevoli privilegi, anche per interessamento di Minazio Magio, originario della città. Lo splendore di questo centro continuò anche sotto l’imperatore Adriano e la sua importanza non diminuì con l’arrivo degli Ostrogoti e dei Longobardi. Distrutta nel 662 d.C. dall’imperatore d’Oriente Costante II, la città fu ricostruita con il nome di Quintodecimo (al quindicesimo miglio dell’Appia, da Benevento). Nuovamente distrutta nell’XI secolo, risorse a poca distanza dal sito originario come Acquaputida (dalla presenza di sorgenti sulfuree, oggi estinte). Infine sorse l’odierna Mirabella Eclano.