Anfiteatro campano e Museo dei Gladiatori (Santa Maria Capua Vetere)
Piazza I Ottobre 1860
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Condizioni di visita: ingresso a pagamento, visite guidate a pagamento
Risale a un periodo compreso tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C., cioè pochi anni dopo la costruzione del Colosseo, cui è secondo per dimensioni. A pianta ellittica, misura 169 m di lunghezza e 139 di larghezza, e all’epoca si sviluppava in altezza su quattro piani, per complessivi 46 m. L’edificio originario subì alcuni interventi per mano di Adriano e di Antonino Pio, che gli conferirono grande eleganza e magnificenza: i primi tre piani erano composti da imponenti arcate, nelle cui chiavi di volta figuravano busti di divinità (oggi conservati a Capua, nel Museo Campano e incastonate nella facciata del Municipio). L’anfiteatro era all’avanguardia: era infatti possibile coprire le gradinate mediante una struttura a tendoni che fu sperimentata qui prima di essere impiegata anche nel Colosseo. Ospitò molti spettacoli rimasti celebri, tra i quali i combattimenti dei gladiatori e, tra tutti, quelli di Spartaco, lo schiavo che capeggiò una delle più importanti rivolte della storia di Roma. Sembra di sentirla ancora, l’eco di questi combattimenti, nell’annesso Museo dei Gladiatori. Qui sono custodite molte decorazioni dell’edificio originario, tra cui i bassorilievi delle balaustre; l’allestimento museale ricostruisce le diverse fasi dei combattimenti.