Teatro romano di Palazzo Cicada (Atri)
Viale del Teatro Romano
Condizioni di visita: ingresso gratuito
Il teatro romano di età augustea venne alla luce durante la campagna di scavi del 1993 su un sito occupato da un ampio piazzale e dalla strada di circonvallazione, in cui erano note da tempo delle strutture romane inglobate in edifici privati e nel palazzo ottocentesco del cardinale Giovanni Battista Cicada che affacciavano sull’area. Il teatro ha un diametro di circa 70 metri e poteva contenere circa diecimila spettatori. Oggi si possono vedere i resti del frons scenae, i corridori anulari (vomitoria) e la cavea. Nella zona centrale del teatro sono venuti alla luce anche i resti di torrette medievali, probabilmente del XIV secolo. Palazzo Cicada fu donato alla città dal cardinale nel 1556. Poggia sulla parte più alta della cavea ed è il risultato delle successive trasformazioni di un complesso che ebbe origine nel XIV secolo dall’accorpamento di un ospedale, della chiesa di Sant’Andrea e del convento che ospitò prima i Francescani o poi i Gesuiti.
Condizioni di visita: ingresso gratuito
Il teatro romano di età augustea venne alla luce durante la campagna di scavi del 1993 su un sito occupato da un ampio piazzale e dalla strada di circonvallazione, in cui erano note da tempo delle strutture romane inglobate in edifici privati e nel palazzo ottocentesco del cardinale Giovanni Battista Cicada che affacciavano sull’area. Il teatro ha un diametro di circa 70 metri e poteva contenere circa diecimila spettatori. Oggi si possono vedere i resti del frons scenae, i corridori anulari (vomitoria) e la cavea. Nella zona centrale del teatro sono venuti alla luce anche i resti di torrette medievali, probabilmente del XIV secolo. Palazzo Cicada fu donato alla città dal cardinale nel 1556. Poggia sulla parte più alta della cavea ed è il risultato delle successive trasformazioni di un complesso che ebbe origine nel XIV secolo dall’accorpamento di un ospedale, della chiesa di Sant’Andrea e del convento che ospitò prima i Francescani o poi i Gesuiti.