Rotta dei due mari. In bici dall’Adriatico allo Ionio
Itinerario
Rotta dei due mari. In bici dall’Adriatico allo Ionio
La Rotta dei due mari è il modo più sostenibile ed emozionante per attraversare la Puglia, da oriente a occidente, dall’Adriatico allo Ionio. Un unico percorso di 136 chilometri da fare in sei comode e rilassanti tappe, attraversando, a piedi con il passo del trekking oppure in bicicletta, distese di ulivi, strade delimitate dai muretti a secco, alberi di ciliegio e mandorli, trulli, antiche chiese e masserie. Partendo da Polignano a Mare, sull’Adriatico, le sei tappe sono: Castellana Grotte, Alberobello, Locorotondo, Martina Franca, Crispiano, e infine Taranto, sullo Ionio. Il percorso si può modulare sulla base delle proprie condizioni fisiche, ma sicuramente non si può rinunciare a un pernottamento presso la Foresteria nel Bosco delle Pianelle, con i suoi 600 ettari di piante, tutelate da una Riserva naturale regionale.
Il punto di partenza per la Rotta dei due mari è il comune di Polignano a Mare, sull’Adriatico, con la sua spettacolare scogliera che ispirò la celebre canzone di Domenico Modugno Nel blu dipinto di blu ed è proprio dalla statua a lui dedicata che parte il cammino. Con il passo del trekking, oppure utilizzando una mountain bike, si seguono i sentieri che prima salgono nella campagna dell’Alta Murgia e poi scendono a Taranto, capolinea del percorso, affacciata sul Mar Ionio. Il paesaggio naturale è un perfetto ecosistema, nel quale è possibile immergersi con il passo dello slow tourism, attraversando intere distese di ulivi dove l’unico rumore che rompe il silenzio della natura è lo squittio delle civette. Arrivati al Bosco delle Pianelle, il modo migliore per attraversare la sua superficie tra lecci, faggi e carpini, è il ciclotrekking, che consente di raggiungere alcuni dei luoghi più suggestivi della Riserva: il trullo piccolo, il trullo grande, il leccio secolare, la Pentima del Cavallo, con il suo punto panoramico sulla maestosa Gravina delle Pianelle, e l’Albero del Capitano, un leccio secolare, di enormi dimensioni, che sembra piazzato a difesa del bosco. All’interno del Bosco delle Pianelle, i bambini possono partecipare a laboratori didattici che ricostruiscono i segreti della flora e della fauna della zona.