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Campania

Picentini. Le vie dei Monti

Itinerario

Picentini. Le vie dei Monti

in collaborazione con Touring Club Italiano

Vette calcaree, boschi e panorami a perdita d’occhio: inoltrarsi nel Parco Regionale dei Monti Picentini significa riscoprire un paesaggio creato dalla natura e forgiato dall’uomo, che da millenni ne utilizza i boschi e ne modella i versanti. Si raggiunge Giffoni Valle Piana, conosciuta per il Festival del Cinema, per scoprire il suggestivo borgo medievale di Terravecchia: tra viuzze, scalette di pietra e antiche cinte murarie, si visitano le Chiesette di Sant’Egidio e San Leone con i loro affreschi trecenteschi. Poi, a Montecorvino Rovella, si entra nella Chiesa di Sant’Ambrogio alla Renna, che accoglie col suo carattere romanico e solitario. Inoltrandosi più avanti tra le montagne boscose di Acerno, si rimane senza fiato di fronte alle ampie vedute sulle cime del Terminio e sulla Valle del Sele. Infine si raggiungono Bagnoli Irpino e la spettacolare conca di Piano Laceno, affascinante meta per lo sci in inverno e, nel resto dell’anno, per riposanti escursioni a piedi, in bici o a cavallo.

Il percorso si snoda tra montagne ammantate di castagneti e faggete, e oltre a suggestivi panorami riserva anche sorprese storico-artistiche. Una bella strada sale da Baronissi-Lancusi verso le pendici occidentali dei Monti Picentini, attraversando bei contesti agricoli in cui domina il castagno. Superato un primo valico, la strada scende fino a Giffoni Valle Piana, cittadina nota per il Giffoni Film Festival, dedicato ai film e cortometraggi per ragazzi. Da qui si sale al borgo medievale di Terravecchia, con le sue strette stradine, le due Chiesette, la cinta muraria e i ruderi del castello. Il borgo è stato interamente recuperato e trasformato in un originale e confortevole albergo diffuso. Dalle sue piazzette si gode un bel panorama sulla piana del Sele. L’incontro successivo è con il centro di Montecorvino Rovella, anch’esso in posizione panoramica; appena fuori dal centro abitato, tra i campi, si trova la solitaria Chiesa romanica di Sant’Ambrogio alla Renna. La strada riprende a salire e raggiunge Acerno, ultima tappa prima di intraprendere un affascinante percorso tra i boschi, sempre più su, fino al valico delle Croci di Acerno, porta d’accesso all’Irpinia. Si procede nuovamente per impressionanti castagneti secolari fino a Bagnoli Irpino, punto di partenza della strada che sale al Piano Laceno, una conca carsica ai piedi del gruppo montuoso del Terminio-Cervialto. Qui in inverno si può sciare, e nel resto dell’anno dedicarsi alle passeggiate o al cicloturismo attraverso magnifici prati o addentrandosi nei boschi di faggio. 

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