Tappa 2

Corleone

www.prolococorleone.it
Piazza Falcone e Borsellino

SANTUARIO MARIA SANTISSIMA DEL ROSARIO DI TAGLIAVIA
www.enjoysicilia.it
SP42 km 8, Corleone

MUSEO CIVICO PIPPO RIZZO
www.museionline.info
Via Roma 1
Condizioni di visita: ingresso gratuito

CHIESA MADRE
https://comune.corleone.pa.it/directory/chiesa-di-san-martino-chiesa-madre/
Piazza Garibaldi
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

Raggiunta Corleone scoprirete una città dall’enorme patrimonio architettonico e archeologico. A proposito di archeologia, il Museo civico Pippo Rizzo, conserva un prezioso oggetto rinvenuto sulla Montagna Vecchia qualche decennio fa e che risale al 252 a.C. circa. Si tratta del Miliarium, l’unico miliario romano trovato in Sicilia, ossia una pietra sulla quale erano state incise le miglia che separavano Agrigento dal luogo in cui il masso era collocato. Definita “città delle cento chiese” per l’elevato numero di luoghi di culto sia all’interno sia all’esterno dalle sue mura (già nel Trecento inoltrato se ne contavano 17 entro le mura e 14 fuori), Corleone è resa inconfondibile dal profilo di due singolari rupi calcareo-arenacee – chiamate castello Soprano, su cui si erge la torre saracena, e castello Sottano – che circondano il nucleo compatto dell’abitato. Nel centro storico si erge la Chiesa Madre, costruita attorno alle fine del Trecento ma con un aspetto esterno più recente. in posizione più elevata è invece la chiesa di Santa Rosalia, che custodisce diverse rilevanti opere. Sebbene Corleone sia stata, e forse lo è ancora, nell’immaginario collettivo, città della mafia, è giusto guardarla e viverla con altri occhi raccontandone l’impegno verso la rivalsa: di questo si occupa il CIDMA, Centro internazionale di documentazione sulla mafia e sul movimento antimafia. Prima di abbandonare Corleone, salite alla Cascata delle Due Rocche, di circa 4 m di altezza e immersa in un vero e proprio canyon dove si possono ammirare i resti di un antico acquedotto di probabile origine medievale. Il cammino prosegue verso Prizzi. Si attraversano strade bianche fino alla Masseria ‘Mbriaca, tardo-medievale, finché appaiono il lago e il borgo di Prizzi, appollaiato a 1000 metri di altitudine.

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