Ginosa e La Sua Gravina
Visit Ginosa&Marina
Piazza Orologio
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I pendii tufacei della Gravina di Ginosa hanno rappresentato da sempre un luogo di rifugio per le genti del posto, dalle epoche più remote (Paleolitico medio) fino a pochi decenni fa. Grande rinomanza ebbe Genusia in età classica e fino al IV secolo d.C., quando iniziò il popolamento dei due villaggi rupestri del Casale e della Rivolta. La visita di Ginosa inizia da Piazza IV Novembre: si percorre tutto Corso Vittorio Emanuele fino a Piazza Orologio, poi si giunge al cospetto del castello di età normanna (fatto erigere alla fine dell’XI secolo da Roberto il Guiscardo), poi ampliato nei secoli a venire, a dominio dei due villaggi rupestri che traforano la gravina. Le terribili alluvioni che hanno colpito il borgo nel 2013 hanno purtroppo messo a dura prova gli antichi insediamenti che, anche se in via di recupero, potrebbero perciò non essere visitabili o esserlo solo parzialmente. Affacciata al villaggio rupestre del Casale è la Chiesa Madre, eretta verso la metà del XV secolo in uno stile che evoca il tardo Romanico. Il villaggio, dotato non solo di ripari ipogei ma anche di abitazioni in muratura, fu profondamente stravolto dal violento terremoto del 1857. Proprio il Casale fa oggi da sfondo alla straordinaria rappresentazione della Passio Christi che si tiene durante la Settimana Santa, con la partecipazione di decine di attori e figuranti. Sull’altro versante della borgata si sviluppa invece il villaggio rupestre della Rivolta, disposto su cinque livelli sovrapposti, che conta diverse decine di grotte, un affascinante “alveare” umano dotato di cisterne, recinti per il bestiame, giardini pensili, tagliato da strade e scalinate. Scendendo nel greto del torrente per ammirare l’imponenza della gravina e risalendo per un tratturo si visitano le due Chiese rupestri di Santa Barbara e di Santa Sofia (quest’ultima in particolare ha conservato tracce di antichi affreschi).